Sogno a cinque voci, al castello di Gesualdo Keziat rilegge il principe dei musici

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Si intitola “Sogno a cinque voci” la mostra allestita dal 1 maggio al 2 giugno al Castello di Gesualdo dedicata alle moderne arti visive. Protagonista Keziat, artista pugliese, che esplora gli abissi dell’inconscio, facendo emergere lo straniamento esistenziale che caratterizza la vita di ciascuno di noi e dimostrando l’inadeguatezza delle regole geometriche. La reinvenzione del reale operata da Keziat non ha pretese di verosimiglianza, piuttosto offre rifugi fantastici per riflettere su un quotidiano spesso troppo arido, o schizofrenico. La realta’ non e’ solo cio’ che vediamo e Keziat stessa, come nel disegno e nel video, esce dall’uovo, rompendo il guscio delle apparenze e della superficie delle cose, per rendere visibile l’invisibile. Con il suo stile visionario rielabora gli aspetti più oscuri del compositore Carlo Gesualdo. Il segno dell’artista, vorticoso e sognante, evoca il cromatismo delle voci dei suoi madrigali.

 

Keziat, nasce nel 1973 a San Severo (Puglia) e si avvicina in giovane eta’ al mondo delle arti visive. Nel 1998 si laurea all’Accademia di Belle Arti di Foggia e inizia a collaborare con gallerie e case editrici in Italia e all’estero. Da allora Keziat ha presentato i suoi lavori a Venezia, Roma, Parigi, New York, Hong Kong, Porto, San Francisco, Chicago, Los Angeles, Washington, Firenze, Milano, Toronto, Lubiana e Lussemburgo. La sua arte visionaria si esprime attraverso la pittura, il fumetto, l’illustrazione, la video arte, installazioni e live performance.

Dal 1996 al 2003 Keziat realizza prevalentemente opere pittoriche su tela caratterizzate dalla rappresentazione di mondi lunari, fantastici e misteriosi. Dal 2003 al 2008 esplora l’universo femminile in chiave intima, erotica e allo stesso tempo ironica e grottesca. In questi anni realizza anche numerosi fumetti e illustrazioni per importanti case editrici come l’Enciclopediae Britannica di Chicago, la Synergebooks di New York, la 123Publishing House di Hong Kong, Altar Magazine di New York e Clock Magazine di Los Angeles. Visionaria, l’ultimo ciclo di opere, prende corpo nel 2009 con una serie di disegni in bianco e nero realizzati a penna e inchiostro su grandi fogli di carta o tela. Successivamente si arricchisce di varie animazioni video, installazioni e performance multidisciplinari. Le opere diventano un viaggio introspettivo, una visione che racconta una realta’ filtrata attraverso la lente dell’immaginazione. Nel 2010 il corto d’animazione Memoria di un folle, realizzato in stop motion con piu’ di duemila disegni, vince la quinta edizione del MAGMART, il Festival Internazionale di video arte di Napoli, e viene acquisito dalla collezione permanente del CAM, il Casoria Contemporary Art Museum. La musica originale del corto e’ composta dal musicista Luca Ciarla, con il quale Keziat ha realizzato Fiddler in the loop e Music for your eyes, performance di musica, arti visive e danza contemporanea.



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