Scontro in commissione “Bilancio”, la maggioranza: “Questa volta andiamo noi dal Prefetto” – IL CIRIACO

0
171


commissione bilancio, foto pre-covid

Avellino – Finisce con un nulla di fatto la riunione odierna della Commissione “Bilancio”, ma porta con sé una scia di accuse da parte dei componenti di maggioranza nei confronti del presidente, Nicola Giordano, che con ogni probabilità finirà all’attenzione del Prefetto di Avellino. I consiglieri di maggioranza, insieme ai colleghi presenti nell’altra commissione guidata dall’opposizione, la “Trasparenza”, sono pronti a rivolgersi alla Prefettura per sottolineare i comportamenti dei due presidenti definiti come poco consoni al ruolo.

La commissione di oggi era chiamata a discutere del piano di alienazione proposto dall’assessore al “Patrimonio”, Stefano Luongo, e del Rendiconto 2019, dell’assessore alle “Finanze”, Vincenzo Cuzzola. I primi malumori, però, si sono registrati già prima dell’insediamento, quando «è stata ostacolata la possibilità di partecipare a me e all’assessore Cuzzola», spiega Giovanni Cucciniello, consigliere di “Viva la libertà” e componente della commissione. «Avevamo già segnalato la volontà di essere connessi da remoto, in quanto impossibilitati entrambi a partecipare in presenza – spiega. D’altronde è una possibilità contemplata dal Decreto Legge 18-2020, in vigore fino al 31 luglio, all’articolo 73. Abbiamo chiesto al responsabile di settore di poter predisporre la piattaforma affinché il presidente ci inoltrasse l’invito a partecipare telematicamente. Giordano, invece, stamattina ha posto il suo diniego a questa richiesta fatta in maniera verbale, sostenendo che la convocazione era fatta in presenza. Quindi chi non fosse stato fisicamente presente non avrebbe potuto partecipare, salvo poi richiedere che gli giungesse
richiesta scritta da tenere agli atti». Cucciniello e Cuzzola, quindi hanno presentato apposita domanda scritta per ottenere la connessione da remoto, ma «il link per l’accesso è arrivato solo dopo che la riunione era già cominciata – spiega Cucciniello. A questo punto siamo passati a trattare il primo punto, il piano di alienazione. Durante la discussione, il segretario generale Vincenzo Lissa, dovendo abbandonare la riunione per altri impegni già in programma, ha chiesto di poter delegare l’architetto De Cesare, presente all’incontro, ma il presidente Giordano ha negato la possibilità a Lissa di abbandonare commissione, così come ha dato parere negativo alla richiesta del consigliere Spiniello di sospendere i lavori per affrontare l’argomento».

Una serie di comportamenti che non ha trovato il favore dei componenti di maggioranza presenti, Teresa Cucciniello, Mario Spiniello (in sostituzione di Luigi Preziosi) e Giovanni Cucciniello, che hanno deciso di abbandonare la seduta facendo venir meno il numero legale. «Quella del presidente – spiegano – è figura che deve essere di garanzia ai lavori e ai componenti, facendo in modo che le riunioni si svolgano in modo sereno. Il comportamento del Consigliere Giordano, che da oggi per noi non è da ritenersi più presidente della III commissione comunale, in quanto la figura del presidente ha come primo obiettivo quella di garantire il confronto e la partecipazione di tutti i componenti alla commissione, ha superato i limiti della decenza. Con molto rammarico abbiamo ritenuto opportuno di abbandonare la commissione, nel rispetto della nostra figura istituzionale, ma anche per rispetto verso i dipendenti del Comune di Avellino, tacciati continuamente di applicare procedure poco chiare o in modo “improprio” e nei confronti dei cittadini tutti che si aspettano un dialogo fra i consiglieri costruttivo e non pretestuoso ed infantile». Quello di Giordano, quindi, viene definito come un «comportamento ostile e non di garanzia» che produrrà delle conseguenze. «Noi componenti di maggioranza della commissione “Bilancio”, insieme ai nostri colleghi presenti nell’altro organismo in capo all’opposizione, la commissione “Trasparenza”, chiederemo ai nostri capigruppo di inviare una missiva la Prefetto per avere un incontro ufficiale – spiegano i consiglieri di maggioranza. L’opposizione, in maniera pretestuosa, invoca in continuazione l’intervento della Prefettura, a questo punto lo faremo anche noi, ma non in maniera pretestuosa, bensì con fatti tangibili. Chiederemo al Prefetto di fare ordine. La commissione si chiama “Bilancio” e non “Casa Giordano”, siamo stanchi di convocazioni che hanno l’unico scopo di fare attacchi e basta».

Giovanni Cucciniello si dice molto perplesso per l’atteggiamento assunto da Giordano: «Temo che la volontà di Giordano nel non farmi connettere da remoto e quindi partecipare alla commissione, possa essere legata al tentativo di non far approvare i due delicati argomenti all’ordine del giorno. Senza la mia presenza ci sarebbero stati due consiglieri di maggioranza e altrettanti di minoranza. Si rischiava un pareggio in sede di votazione, ma in questo caso il voto del Presidente vale doppio, quindi i due argomenti rischiavano di ricevere un parere negativo dalla commissione. Così come trovo assurdo ostacolare la partecipazione dell’assessore Cuzzola, visto che all’ordine del giorno c’era il Rendiconto 2019, che porta la sua firma».

Il consigliere di maggioranza sottolinea come finora sia stata seguita una pratica abbastanza informale per le partecipazioni alle commissione, anche quelle di altri organismi, senza la necessità di richieste scritte per l’accesso da remoto da parte dei componenti. «Nelle altre occasioni la richiesta è stata avanzata sempre verbalmente. In occasione della prossima commissione “Cultura”, un componente della minoranza ha chiesto al presidente Iannuzzi di convocarla in forma mista, per consentire l’accesso da remoto – spiega. Al netto di quanto prevede la legge, c’è stata fino all’altro giorno una consuetudine sulle deleghe all’interno dello stesso gruppo, fatte in modo informale, così come la richiesta per la modalità mista arrivava in maniera. Invece oggi Giordano ha posto dei paletti, chiedendo la forma scritta, ma solo per ostacolare i lavori della commissione che dovevano trattare argomenti importanti sia per le sorti del Comune e quindi della città. Credo facesse comodo che ci fosse un consigliere in meno presente».

Inoltre, dietro al comportamento del presidente, secondo i tre consiglieri di maggioranza, ci potrebbe essere dell’altro: «Forse il consigliere Giordano, in preda a manie di protagonismo, dato che i giornali negli ultimi giorni hanno sì parlato del gruppo consiliare “Laboratorio Avellino” ma non per celebrare le gesta del suo Capogruppo, preso da una comprensibile malinconia post abbandono, ha voluto riportare su di se i riflettori della stampa?».



Source link

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here