Scandone, Scalella: “società in vendita, il titolo di A2 non è la nostra priorità” – IL CIRIACO

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A margine dell’incontro tra Sidigas e sindacati per discutere del futuro dei dipendenti dell’azienda che gestisce il gas tenutosi stamattina al Comune di Avellino, Dario Scalella, amministratore delegato dell’azienda, si è concesso ai microfoni dei giornalisti per fare chiarezza sul futuro del basket e calcio.

“Per quanto riguarda il basket, già dire che non ha avuto una fine è un’ottima notizia, data la situazione debitoria nella quale si trovava la società. Era senza dubbio una delle aziende con la peggiore situazione. Stiamo facendo un forte sforzo e devo dire che da questa amministrazione comunale è partita un’enorme attenzione per trovare un budget che consentisse la gestione nel breve periodo. La gestione dei debiti, chiaramente, riguarda Sidigas e rientra nel piano di ristrutturazione del debito. Stiamo lavorando perché qualcuno affezionato al basket, e ce ne sono molti in questa città e in questa regione, si interessi alla situazione. Sono ottimista anche rispetto al basket”.

Tuttavia la vendita del club è ancora lontana e starà alla Sidigas risanare la posizione debitoria della Scandone.

“Stiamo cercando di creare dei razionali economici che permettano di gestire il club per poi cederlo. Chiaramente la militanza in serie B e la situazione debitoria incideranno sul prezzo e starà a noi lavorare per il risanamento. Per il rilancio ci sarà bisogno dell’intervento di qualche imprenditore”

Una situazione che rende sicuramente difficile pensare all’acquisto di un titolo per la A2.

“Nella situazione economica attuale dire che si possa prendere un titolo di A2 è difficile. La situazione economica al momento non lo permette. Se il sindaco ha messo insieme un gruppo di imprenditori che possa fare questa cosa ben venga. Per quanto riguarda le tempistiche per vendere il club è molto difficile dare scadenze precise. Mi auguro che dopo l’estate, con la nuova stagione qualche imprenditore possa provarci”.

Un titolo per il quale servirebbe una dichiarazione di impegno firmata dalla società che detiene la maggioranza delle quote, e quindi da Sidigas.

L’acquisto del titolo non è la nostra priorità. Se qualcuno può farlo ne saremo felici, ma possiamo solo tenere duro e cercare di incrociare qualcuno che possa valutare l’acquisto della società ed iscriverla. Il tempo tecnico c’è, ci vogliono soldi e volontà”.



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