Santoro: “Su stadio, piscina e palazzetto bisogna fare chiarezza” – IL CIRIACO

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Avellino – Affrontare in maniera dettagliata le questioni che attengono a stadio, palazzetto e piscina comunale. E’ questa la richiesta che Amalio Santoro, consigliere d’opposizione di “Si può”, rivolge all’assessore allo Sport, Geppino Giacobbe, durante l’ora dedicata alle interrogazioni, prima dell’inizio del consiglio comunale chiamato a discutere sul bilancio.

«Si parla di ripresa delle attività sportive, sarebbe meglio avere delle informazioni in più sulle strutture per non lasciare delle zone d’ombra» sottolinea Santoro. Il primo aspetto da chiarire riguarda il “Partenio-Lombardi”: «Leggo di lavori necessari allo stadio, al di là se poi verrà aperto. Credo sia opportuno chiarire la condizione di questo intervento e il rapporto che finalmente si è stabilizzato tra il Comune e l’Us Avellino, ma anche a quale transazione si va incontro in vista di questi nuovi lavori. Tra l’altro c’erano dei vecchi debiti da saldare e non sappiamo se sia stato fatto». E poi c’è la vicenda piscina, completamente diversa da quanto attiene allo stadio, ma su cui anche in questo caso va fatta chiarezza: «Dobbiamo necessariamente tornare sul contenzioso che riguarda questa struttura che sta lì inutilizzata, al di là dei rischi di un braccio di ferro che si trascina con una società che prima sbaracca e meglio è – spiega Santoro. E inoltre sarebbe interessante capire anche se, le società che si sono fatte avanti per la gestione della piscina, abbiano il background necessario per offrire un servizio di qualità».

Rimanendo nella stessa zona di città, Santoro chiama in causa anche il Palazzetto dello Sport. «Il Covid ha causato una difficoltà oggettiva nelle riscossione dei canoni, ma l’assessore Giacobbe stia attento sulle attività che hanno usato il Palazzetto. Il Covid non può diventare una sanatoria».

L’assessore allo Sport ammette la delicatezza degli argomenti posti dal consigliere Santoro: «Sono pronto a confrontarmi su questi temi nella seconda e nella terza commissione – spiega Giacobbe. Indubbiamente su stadio e piscina c’è molto da dire, anche se, trattandosi di contenziosi, non dipendono dallo “Sport”, ma dagli uffici preposti. Per quanto riguarda il Palazzetto, venne fatta una riunione prima dell’emergenza Covid e tutti avevano pagato fino a febbraio 2020».

L’sponente di “Si può” inoltre chiama in causa anche l’assessore all’Ambiente, Giuseppe Negrone, in merito agli abbattimenti di alberi già programmati e quelli ancora da verificare. «Non contestiamo la decisione in sé perché, per alcuni aspetti è buona e giusta, soprattutto se guardiamo alla tragedia di Viareggio. Ma adesso si parla anche di un possibile abbattimento di alberi a Parco Kennedy. Vorrei che agli atti venisse allegata una relazione dei tecnici in cui si motiva lo stato dell’arte in merito a queste decisioni che sicuramente saranno valide». Sul punto l’assessore Negrone sottolinea: «L’abbattimento in corso di 25 alberi riguarda arbusti che ormai erano secchi, come quelli nella Villa comunale, e quindi pericolosi. Ogni albero ha una sua relazione che ne consiglia l’abbattimento. Per quanto riguarda quelli di parco Kennedy, l’ufficio fitosanitario della Regione ci ha consegnato una relazione in cui non ci dice di abbatterli, ma nemmeno come curarli. Abbiamo chiesto una seconda relazione all’ordine degli agronomi per capire come muoverci. Di sicuro, se verranno abbattuti, ne pianteremo altri». Inoltre Negrone annuncia il rischio di ulteriori abbattimenti in città: «Questa mattina l’ufficio fitosanitario regionale è andato a verificare lo stato di salute di alcuni alberi a Parco Manganelli. Siamo in attesa della relazione, poi stabiliremo cosa fare sempre insieme all’ordine degli agronomi».



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