Santana protagonista con Massimiliano Gallo di “Stasera, punto e a capo”: il nostro omaggio agli anni Ottanta

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Il suo Malinconico, avvocato imperfetto, lo ha consacrato come uno degli attori più amati del momento, grazie alla capacità di unire simpatia e talento. Massimiliano Gallo arriva sul palco del Partenio, sabato 12, alle 20.45 e domenica 13 novembre, alle 18, con “Stasera, punto e a capo” appuntamento inaugurale della stagione teatrale. Un itinerario tra musica e racconti da condividere con gli adolescenti di oggi e di ieri, alla scoperta di antiche consuetudini che scandivano la quotidianità, di riti e tradizioni di una volta: dal telefono con la rotella e il lucchetto che impediva le telefonate, alle musicassette da riavvolgere con la matita; dal Postalmarket al Crystal Ball, ritornato sul mercato ma che, si sa, non è più come quello di una volta. Con lui Shalana Santana, compagna anche nella vita di Gallo, la cantante Pina Germanà e cinque bravissimi musicisti, l’ensamble diretta dal M° Mimmo Napoletano con Gianluca Mirra, Giuseppe di Colandrea, Davide Costagliola, Fabiana Sirigu. A raccontare lo spettacolo Shalana Santana

Come nasce ‘Stasera, punto e a capo?’

“L’idea da cui siamo partiti era quella di raccontare gli anni ’80, con un pizzico di malinconia. Lo spettacolo è un omaggio a ciò che eravamo, a partire dalle musiche e dai giocattoli di ieri, oggetti e simboli che oggi appaiono preistoria. Anche il modo di comunicare è cambiato. Credo si sia perso tanto, c’era una comunanza che oggi non c’è più. I sociali fanno sì che siamo tutti uniti ma senza riuscire a condividere realmente emozioni”

Cosa hanno rappresentato per lei gli anni ’80?

Io ero piccolina, ma ricordo i film di allora, le musiche, i giochi anche se sono brasiliana e ho ricordi legati a un immaginario differente. Ma certo, eravamo tutti più romantici nel modo di vivere ogni cosa, facevamo sacrifici ma ci gustavamo tutto di più. Oggi siamo bombardati da informazioni ma tutto arriva in maniera superficiale ed effimera”

Quanto conta la musica nello spettacolo?

Ad affiancare me e Massimiliano Gallo sul palco cinque bravissimi musicisti, il maestro Mimmo Napoletano, Davide Costaiola, Fabiana Sirigu al violino, Gianluca Mirra alla batteria e Peppe Di Colandrea al clarino e sax e Pina Germanà, la cantante. Siamo in otto in scena tra attori e musicisti. Le musiche diventano lo strumento per ricordare gli anni ’80 in chiave diversificata

Uno spettacolo per i giovani di ieri ma anche per i giovani di oggi

Si, anche mio figlio che ha dieci anni ha visto lo spettacolo e si è divertito tanto, soprattutto quando riproponiamo i giochi di allora, dal Subbuteo alle palline click clac. E’ un universo sconosciuto per loro

Come è lavorare con Massimiliano Gallo?

Lavoriamo insieme da diversi anni, dopo “Resilienza” “Stasera, punto e a capo”, siamo compagni anche nella vita ma sul lavoro ognuno rispetta lo spazio dell’altro ed è rigoroso e professionale

Perché il pubblico ama tanto Massimiliano Gallo?

Perché è generoso, ha un’anima buona, è facile empatizzare con lui e con i suoi personaggi

La gente sta tornando a teatro?

Per fortuna al nostro spettacolo c’è il tutto esaurito ad ogni serata, la gente ha voglia di tornare a teatro, c’è desiderio di cose belle. Dopo la paura del Covid la gente comincia a riscoprire i luoghi della socialità, a partire dal teatro. Sono curioso di confrontarsi con il pubblico irpino. Qui in Campania gli spettatori sono molto esigenti e competenti



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