Rugby, fissato al 7 marzo l’inizio dei campionati. Covid e Natale, l’antidoto è il quiz del Comitato Campano – IL CIRIACO

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Avellino e Zona Orientale Salerno al Santo Spirito lo scorso 2 febbraio, ultima gara giocata nel 2020 dagli irpini

C’è un dono natalizio sotto l’albero anche per il mondo della palla ovale ed è un dono di speranza: l’ufficializzazione della nuova data per la partenza dei campionati. Il Consiglio Federale, riunitosi ieri in video-conferenza, ha infatti annunciato che le competizioni rugbistiche di interesse nazionale cominceranno il prossimo 7 marzo. Annullato dunque, come era ampiamente prevedibile, il precedente termine del 24 gennaio, mentre per la conferma del nuovo start sarà naturalmente fondamentale l’evoluzione dello scenario pandemico nelle prossime settimane. A tal proposito l’organismo presieduto da Alfredo Gavazzi ha anche precisato norme e tempi per la ripresa della preparazione, attività imprescindibile per il ritorno al rugby giocato, informando che: “le società potranno proseguire l’attività individuale presso i propri impianti sino al 31 gennaio – si legge – mentre dal primo di febbraio, ferme le disposizioni ad oggi in vigore, potranno avere inizio gli allenamenti collettivi e di contatto in vista dell’avvio delle competizioni”.

Per quanto riguarda la serie C, nella quale militano le formazioni irpine dell’Avellino Rugby e dell’Ariano Rugby, gli otto gironi suddivisi su base geografica dovrebbero svilupparsi nell’arco temporale che va dal 7 marzo al 27 giugno e potrebbero essere suddivisi anche in due pool da cinque o sei squadre. La misura potrebbe però non riguardare le regioni meridionali, per le quali “data la particolarità del girone H – precisa la nota Fir – che ingloba le compagini afferenti ai Comitati di Campania, Puglia e Sicilia e in cui convergono i Club delle Delegazioni del Molise, della Basilicata e della Calabria, una formula ad hoc verrà elaborata per ciascun torneo regionale”. In questo senso tutto lascia pronosticare una modifica della formula regionale e una riduzione del calendario, che passerà verosimilmente per la riunione dei presidenti di Comitato di Area 4, in programma entro fine dicembre con l’obiettivo di completare le operazioni preliminari ai campionati entro la metà di gennaio.

Le promozioni in serie B saranno invece sempre quattro, e verranno sancite attraverso un play-off (30 maggio e 6 giugno) tra le prime classificate di ciascun raggruppamento territoriale. I club verranno abbinati con criterio geografico in gare di andata e ritorno tramite sorteggio. Le vincitrici delle quattro doppie sfide accederanno alla categoria superiore. “Dopo quasi un anno di assenza del rugby giocato arriva una notizia incoraggiante, sperando che quella del 7 marzo sia una data definitiva e che ci siano i presupposti per far partire antecedentemente la preparazione – spiega Antonio Roca, presidente dell’Avellino Rugby – altrimenti il rischio di annullamento della seconda stagione consecutiva diventerebbe purtroppo concreto”. “A tutti manca tremendamente il rettangolo di gioco – commenta invece Annachiara Armonico, portavoce dell’Ariano Rugby – e la speranza di rivederlo potrebbe coincidere, come ci auguriamo, con il ritorno a piccoli passi verso la normalità. Non vediamo l’ora di constatarlo, anche perché questi mesi difficili di certo non hanno contribuito ad alimentare l’entusiasmo”.

A differenza del passato, e per ovvie ragioni, l’imminente Natale avrà in ogni caso un sapore diverso per la palla ovale provinciale. Sia nel capoluogo che sul Tricolle non sono infatti possibili le tradizionali iniziative per le festività, con i club di Avellino e Ariano che cercheranno di colmare la mancanza con un messaggio di auguri. A tentare di vivacizzare il periodo, con buoni risultati, ci ha pensato tuttavia il Comitato Campano, attraverso la simpatica e coinvolgente iniziativa del “Quizzovale di Natale”, partita lo scorso 4 dicembre e conclusasi nella giornata di oggi. Sviluppata sui canonici tre tempi della palla ovale – dal 4 al 9 dicembre, dall’11 al 16 e dal 18 al 23 – la trovata ha coinvolto circa trecento tra giocatori, addetti ai lavori, appassionati e curiosi, ma anche i club, che si sono cimentati in tre batterie di quiz a carattere regionale, nazionale e internazionale sulla disciplina, più le domande bonus, mettendo alla prova conoscenze e competenze. “L’anno più complesso per il nostro sport volge al termine – ha sottolineato l’organismo presieduto da Fabrizio Senatore – e l’intento è quello di chiuderlo giocando, stavolta non sul rettangolo verde”. Obiettivo raggiunto, aggiungiamo noi, e che grazie alle proficue collaborazioni attivate, ha consentito di omaggiare tutti i partecipanti con un premio, a prescindere dal punteggio conseguito. Domani infine verranno annunciati i vincitori sia della sezione individuale che di quella a squadre.

Intanto sul fronte Italrugby l’Autumn Nations Cup si è chiusa con un sesto posto, dopo l’annullamento della sfida di Ancona con le Fiji – e il susseguente 28-0 che, seppur a tavolino, ha riconsegnato la prima vittoria del 2020 al XV di Franco Smith – e le sconfitte con Francia e Galles. Il prossimo impegno degli Azzurri, naturalmente covid permettendo, sarà ora il VI Nazioni 2021, ma nel frattempo sono stati anche effettuati i sorteggi per France 2023, decima edizione della Rugby World Cup. L’Italia, inserita nel gruppo A, affronterà gli All Blacks – settimo incrocio con i neozelandesi in un percorso mondiale – i padroni di casa della Francia e le due squadre provenienti dal continente americano e africano.



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