Rugby – Allenamenti, si riparte a febbraio. Elezioni Fir, sette candidati alla presidenza – IL CIRIACO

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L’Avellino Rugby nella foto di Salvatore Caso

Quelle che verranno saranno settimane decisive per la stagione ovale 2020/2021 lungo tutto lo stivale. Come da programmi sono state infatti diramate le ulteriori istruzioni ai club in vista della partenza dei campionati, annunciata a dicembre per il 7 marzo. Nello specifico erano attese soprattutto le direttive nazionali circa l’avvio della preparazione e lo svolgimento degli allenamenti rispetto allo scenario pandemico attualmente in corso. E in questo senso sono due le rilevanti novità che si materializzano. La prima riguarda le attività che non prevedono contatto fisico, le quali potranno svolgersi nel rispetto dei principi di distanziamento sociale anche con l’impiego di palestra e spogliatoi fino al prossimo 31 gennaio. Da lunedì 1 febbraio sarà invece autorizzata la regolare ripresa della preparazione con contatto fisico, e inoltre saranno consentiti allenamenti congiunti e amichevoli.

Le società di serie A, B e C, comprese under 16 e 18 e comprese naturalmente le due irpine di serie C – Avellino Rugby e Ariano Rugby – avranno dunque poco più di due settimane per cominciare a lavorare sulla condizione fisica, per poi poter serrare i ranghi ritrovando il rettangolo di gioco poco più di un mese prima dell’inizio dei tornei. Si tratta di tempi ragionevoli in considerazione dell’eccezionale periodo storico, ma che proprio per quest’ultimo motivo non possono esseri presi come una certezza assoluta. Per il regolare sviluppo del piano agonistico risulterà infatti fondamentale l’andamento della pandemia, che, se dovesse peggiorare, potrebbe a questo punto mettere a rischio l’intera stagione, già in corso di rimodulazione a causa della ridotta finestra temporale per il suo svolgimento. A tutto questo vanno aggiunte le incertezze relative ai club, soprattutto quelli dei campionati minori, per i quali – sodalizi irpini compresi – sarà un compito impegnativo quello di ricompattare una rosa che è inattiva praticamente da un anno. Di positivo c’è la voglia di riprendere a sudare con la palla ovale, che è forte in tutto il movimento rugbistico. Ma, come gli ultimi mesi ci hanno abituato, sarà solo il tempo che potrà confermare o meno queste scadenze.

Intanto in simultanea la Federazione Italiana Rugby si prepara ad un’altra tappa importante, quella del rinnovo del consiglio direttivo nazionale, prima, e dei comitati regionali, poi. L’Assemblea Generale Ordinaria, chiamata ad eleggere il nuovo presidente nazionale per il quadriennio 2021/2024, si terrà sabato 13 marzo presso la Nuova Fiera di Roma a partire dalle 7.00. Dopo due mandati consecutivi l’attuale numero uno, Alfredo Gavazzi, proverà a centrare il tris ricandidandosi con la lista ‘Rugby Futuro’, ma l’operazione non sarà scontata. Da un lato infatti, stando ai rumors nazionali, la posizione del presidente in carica sembra essersi indebolita, dall’altro la concorrenza sarà particolarmente agguerrita, con bei sei avversari alla poltrona più importante della palla ovale. Si tratta di Gianni Amore, Elio De Anna (Rugbysti per Sempre), Marzio Innocenti (Renovatio Italia Rugby), Giovanni Poggiali (Pronti al Cambiamento), Nino Saccà (Uniti per il Rugby Italiano) e Paolo Vaccari (Italia Rugby 2030). La tornata elettorale esprimerà come da prassi la direzione politica della disciplina sul territorio nazionale per il quadriennio entrante ed avrà verosimilmente forte impatto anche sul rinnovo delle presidenze regionali, che dovrà avvenire entro 90 giorni dalla formalizzazione dell’organigramma nazionale. Anche per questo motivo la competizione in Campania deve ancora entrare nel vivo, e lo stesso presidente in carica, Fabrizio Senatore, dopo due mandati consecutivi, non ha ancora sciolto le riserve circa un’eventuale ricandidatura.



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