Rotondi “King Maker” per le amministrative di Avellino, Cirielli punta al capoluogo per la scalata alla Regione

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di Alessio Capone

La kermesse festeggia un primo anno politico storico, quello di Fratelli d’Italia alla guida della nazione. All’Hotel de la Ville si chiude una manifestazione che lancia la volata, esplicitamente o meno, alle prossime elezioni amministrative di Avellino.

Non è un segreto ormai che a capeggiare la coalizione del centrodestra cittadino c’è proprio il partito della fiamma. Uno dei suoi maggiori esponenti, che lavora intanto per una candidatura alle elezioni regionali è Edmondo Cirielli, che il suo retroterra politico gli ricorda l’importanza del capoluogo irpino nella scalata a Palazzo Santa Lucia: “Su Avellino non è ancora deciso, c’è bisogno prima del congresso, che conterà molto. Dobbiamo trovare una coalizione che sia assolutamente alternativa a De Luca“.

Oltre gli slogan e  l’ostentata forza, in terra avellinese la destra è alla prima vera prova di maturità. Il nodo sul candidato sindaco è tutt’altro che sciolto, ma il sottosegretario agli Esteri “concede” la delega di “King Maker” a Gianfranco Rotondi – eletto nel collegio di Avellino alle scorse politiche -, con il benestare di Giorgia Meloni: “E’ innegabile che una parte legata a Petitto è stata determinante nella vittoria di Rotondi alle scorse politiche. Questa è un’altra delle soluzioni in campo, confrontarci con il sindaco in carica Gianluca Festa, che da quello che leggo e sento ancora non ha deciso cosa fare. C’è l’onorevole Rotondi che gode della mia fiducia e di quella della Meloni e sarà il King Maker per le valutazioni di Fratelli d’Italia insieme al coordinatore provinciale che sarà eletto“.

Il King maker, per i profani degli inglesismi, è chi esercita, decide, chi ha un’influenza politica nel processo di successione. Nel nostro caso, chi dovrà indicare il nome per il candidato sindaco al Comune di Avellno.

Il deputato irpino, accolto l’assist del “collega” non si nasconde, ma continua ad essere cauto: “Il centrodestra ha il dovere di essere unito. Intendo Fratelli d’Italia, la Lega, Forza Italia e l’area democristiana. Queste parti in causa ci hanno permesso di fare le differenze alle scorse politiche. Penso al gruppo di Livio Petitto “Moderati e Riformisti”, una figura importante come quella di D’Agostino. Tutti insieme dobbiamo portare avanti le proposte del centrodestra e fornire una nostra idea di città. I rapporti con il sindaco per quanto mi riguarda sul piano istituzionali sono perfetti, come con i suoi predecessori. Se poi dovesse decidere di allargare il suo percorso civico, sia a destra che a sinistra, potrebbe creare un valore aggiunto“.

Per quanto se ne dica, il centrodestra avellinese è un cantiere tutto in fase di ultimazione. Ad oggi, alcune gerarchie e priorità sulle strade politiche da seguire iniziano ad emergere in maniera netta. Se sarà Fratelli d’Italia a dare le carte e sedersi sulla panchina della squadra che sfiderà il campo largo nella primavera del 2024 è ancora presto per dirlo. Di mezzo c’è ancora il sindaco Festa, che potrebbe mettere in discussione il ruolo di King Maker. Oltre i possibili “franchi tiratori”, s’intende.


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