“Rivalutiamo gli spazi e mobilità green. Eventi sì, ma in sicurezza”: Luongo a tutto campo – IL CIRIACO

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Avellino – Il patrimonio, le politiche giovanili e gli eventi. Sono queste le tre missions dell’assessore Stefano Luongo e che, in molti casi, si intrecciano tra di loro. Il patrimonio del Comune sarà interessato da una duplice operazione che viaggia sullo stesso binario: cessione e valorizzazione. Si parte dell’alienazione dei beni non fondamentali per arrivare a un migliore utilizzo degli altri.

«C’è un doppio lavoro da fare, innanzitutto con il mio assessorato voglio contribuire a risollevare le casse comunali mediante la vendita di alcuni beni – spiega Luongo. Vogliamo dare un segnale chiaro: meglio avere meno beni a disposizione, ma sfruttarli nel miglior modo possibile, piuttosto che averne tanti, ma spesso abbandonati e in disuso». Il piano di alienazione contiene, oltre a un gran numero di alloggi popolari e altri beni, anche una parte di Palazzo di Città, l’ex Asilo Patri e Lavoro e l’ex ufficio manutenzione di via Palatucci. In contemporanea si lavorerà sulle altre strutture, quelle da valorizzare. Si parte dal polo del volontariato: «Verrà realizzato nell’ex asilo di rione Mazzini dove ci saranno la Protezione Civile e le associazioni di volontariato che potranno fare rete e lavorare in sinergia. Sarà un centro funzionale dedicato al terzo settore. Nei prossimi giorni completeremo la sistemazione della struttura per la sua apertura».

Altra struttura che vivrà una completa rivoluzione sarà il “Samantha Della Porta” già oggetto di riqualificazione. «La nostra volontà è quella di sfruttare al massimo il suo potenziale, parliamo di una struttura che ha spazi molto interessanti e il più grande auditorium cittadino, oltre a quello di Teatro ed ex Eliseo che però hanno una destinazione d’uso definita – spiega Luongo. Vogliamo che la struttura torni ad ospitare le attività previste dal regolamento: sociali, aggregative, formative e culturali. Vorrei che tutto questo avvenisse attraverso le energie giovanili. Può diventare un centro per le nuove generazioni e per la comunità in toto all’interno del quale svolgere formazione, congressi, eventi sociali, musicali. La struttura si presta bene a tutte queste funzioni. Ad oggi, però, è un luogo sottovalutato».

Nei prossimi giorni è prevista la riapertura di Parco Santo Spirito, grande area verde che «va sfruttata ancora di più – spiega Luongo – a cominciare da quelle strutture chiuse. È un patrimonio della città in cui si possono mettere insieme sport, relax, tempo libero, cultura. Si può creare un contenitore senza precedenti». Entro il prossimo autunno, invece, è prevista l’apertura di due consultori in città, uno a Borgo Ferrovia e l’altro nell’ex centro sociale di San Tommaso. Un’operazione che era stata già avviata prima dell’emergenza Covid quando «insieme a una rappresentanza dell’Asl abbiamo visionato le strutture – ricorda Luongo. Aspettiamo la risposta dall’Azienda Sanitaria per procedere verso la loro apertura». Le attenzioni sul patrimonio, dunque, si concentrano seguendo una serie di finalità: «Sociale, giovani, benessere, sport. Le strutture che abbiamo possono servire a compiere quel passo in avanti verso una migliore vivibilità di Avellino».

Le politiche giovanili, altra delega in capo all’assessorato di Luongo, si intrecciano con il patrimonio come già visto, ma anche con iniziative che stanno portando avanti altri assessori come Antonio Genovese e Marianna Mazza. «Ho dato la mia disponibilità a collaborare con loro per quelle che sono le mie deleghe. L’assessore Genovese sta portando avanti un’importante lavoro sulla mobilità sostenibile come nel caso del bike sharing e dell’istallazione delle colonnine per le ricariche elettriche. L’assessore Mazza, invece, ha avviato un processo per la digitalizzazione. Un progetto molto importante per arrivare ad ottenere in tempi rapidi una migliore informatizzazione dell’ente».

Impossibile non parlare degli eventi che caratterizzeranno questa estate, dopo i numeri di un anno fa. Questa volta sarà diverso perché bisognerà fare i conti con le misure anti-contagio che imporranno una rivisitazione di quelli che erano i programmi originari. «Non nascondo come già da febbraio avevamo cominciato a lavorare sugli eventi estivi e non solo, è importante programmare in anticipo per avere più possibilità di scelta, anche a prezzi migliori – spiega Luongo. Avellino non è una città che ha delle peculiarità che possano attirare le persone da fuori, quindi è fondamentale puntare su eventi culturali, spettacoli, valorizzazione delle nostre risorse. Purtroppo l’emergenza Covid ci ha imposto un freno». Tra le iniziative immaginate prima del Coronavirus c’era “Avellino wine week” quello che nelle intenzioni dell’amministrazione sarebbe dovuto essere il Vinitaly del Sud, ma «è un discorso che riprenderemo», annuncia Luongo.

Le norme anti-contagio impongono di rivedere il concetto di eventi a cui siamo stati abituati fino al pre-Covid. «Quanto fatto in estate e in inverno si sono rivelati dei modelli vincenti, ma ora siamo alle prese con le disposizioni e le ordinanze che Regione e Governo emanano costantemente. Il primo obiettivo deve essere quello di non mettere a rischio la salute delle persone e, finchè questo virus non sarà debellato, ci muoveremo con prudenza». Questo non significa che la città non avrà la sua estate avellinese, ma «avrà un altro format. Innanzitutto coinvolgeremo le realtà artistiche del territorio che sono rimaste bloccate durante il Covid. Sul punto domani proporrò in commissione Cultura la realizzazione dell’anagrafe degli artisti avellinesi, di ogni settore. Un portale su cui potranno registrarsi e che sarà a disposizione non solo del Comune, ma anche degli altri enti che avranno la possibilità di conoscere i nostri artisti».

Il programma estivo è in fase di elaborazione, ma alcune cose sono già stabilite. «Ci saranno le luminarie che caratterizzano l’estate avellinese – spiega Luongo. Il piazzale dell’Eliseo verrà destinato al cinema all’aperto, ma stiamo ragionando anche su spettacoli teatrali e musicali, oltre che ad iniziative per i bambini. Insomma il programma estivo ci sarà e l’obiettivo è rimettere in moto il mondo artistico locale». Il tutto, chiaramente, facendo i conti con il rispetto del distanziamento sociale: «Stiamo valutando una serie di spazi ampi ed aperti – spiega Luongo. Purtroppo non potremo mettere in campo quelle rassegne trasversali e di qualità a cui stavamo lavorando da febbraio, ma questo non ci ferma. Dobbiamo dare risposte a un mondo, quello artistico, che vive di questo lavoro e anche ai cittadini che hanno il diritto di divertirsi e stare a contatto con il mondo della cultura, ma in piena sicurezza».

Non ci sarà il concertone tradizionale dato che comporta inevitabilmente degli assembramenti, ma «l’idea del concertone tradizionale l’avevamo già archiviata la scorsa estate – ricorda Luongo. L’evento di Ghemon rappresentò una tappa di un tour fatto in tutta la città. Oggi ci sono determinate regole ad esempio sono obbligatori i posti a sedere e il distanziamento di un metro, quindi ci servono spazi ampi e aperti». Non si escludono quindi eventi importanti, anche se non bisognerà aspettarsi quelli dello scorso anno. «Punteremo sempre sulla qualità, tenendo come punto fermo la salute delle persone. Sarà un’estate avellinese diversa da quella dello scorso anno in base alle nuove modalità. Attendiamo i protocolli regionali sulla sicurezza. Di sicuro non ci saranno concerti dal grande impatto perché creano assembramenti». Tramonta invece l’idea degli eventi in drive-in presa in considerazione durante il lockdown perché «l’evoluzione epidemiologica e le nuove ordinanze ci permettono di ragionare sulla possibilità dei posti a sedere. Quell’idea, però, non la accantoniamo del tutto perché è affascinante e non escludo che non possa essere presa in considerazione in un discorso futuro che non c’entra nulla con l’emergenza Covid».



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