Ritorno a Basaglia, dall’umanizzazione della psichiatria alla sfida dell’inclusione: una battaglia ancora aperta

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Oggi pomeriggio al Circolo della Stampa di Avellino, il Convegno “Ritorno a Basaglia?”  ha riacceso la discussione e la riflessione intorno al lavoro e all’eredità di un uomo straordinario: Franco Basaglia. A cento anni dalla sua nascita, la figura di Basaglia ancora illumina la storia della psichiatria e della lotta per i diritti umani. Il Convegno che ha visto la presentazione del libro “Franco Basaglia, un profilo” da parte del Dr. Paolo Francesco Peloso, psichiatra nei servizi pubblici in Liguria, ha rappresentato un momento di celebrazione e di approfondimento della vita e delle idee di un visionario che ha cambiato il corso della storia. Il volume offre un’importante riflessione sulla visione di Franco Basaglia, che ha ampliato il dibattito sulla salute mentale, riconoscendone la dimensione sociale e politica. La sua critica radicale all’istituzione psichiatrica spinge a considerare le implicazioni più ampie della marginalizzazione dei malati mentali nella società. La sua lotta anti-istituzionale si intreccia con movimenti sociali, per una società più inclusiva e giusta.

Basaglia non ha solo aperto le porte dei manicomi, ma ha anche scosso le fondamenta di un sistema, che relegava i malati mentali alla marginalità e alla discriminazione.

Con il Dr. Antonio Tomasetti, eminente psichiatra, che ha introdotto l’evento e il Dr. Francesco Sellitto, Presidente GM Avellino, che ha presieduto la discussione,  il Convegno che ha visto gli interventi di luminari della psichiatria, quali Manzo, Bianco e Dragone, è  stato momento di confronto di grande valenza etica, dove le idee di Basaglia sono state esplorate e contestualizzate nel contesto attuale della salute mentale.

La moderazione di Gianni Festa, Direttore del Corriere dell’Irpinia, ha assicurato un dibattito costruttivo e molto efficace, dove le diverse prospettive hanno potuto convergere per tracciare un futuro migliore, per coloro che soffrono di disturbi mentali e per la società nel suo complesso.

“Il Ritorno a Basaglia” non è stato solo un omaggio alla memoria di un uomo straordinario, ma anche un richiamo all’azione e all’impegno per continuare la sua opera di umanizzazione della psichiatria. Che questo evento possa essere solo l’inizio di un nuovo capitolo di progresso e inclusione.

Rosa Bianco e Fiore Carullo


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