Rifiuti, Piano d’Ambito al palo e la Regione diffida l’Ato: 15 giorni o scattano i poteri sostitutivi – IL CIRIACO

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La lettera reca la data del 2 luglio, firmata dal direttore generale per i ciclo integrato dei rifiuti Anna Martinoli ed è da quel momento che scattano i quindici giorni concessi dalla Regione all’Ato rifiuti (a tutti gli Ato per la precisione) per approvare il Piano d’Ambito altrimenti si darà corso ai poteri sostitutivi. Un via libera che, a quanto si apprende, non è arrivato nemmeno nella riunione del consiglio d’ambito svoltosi (nel silenzio generale ed è una prassi che sta diventando inaccettabile) lunedì scorso. Il nostro Ato è, ad onor del vero, quello in fase più avanzata, ma la bozza, per la verità molto corposa, sulla quale si discuteva alcuni mesi fa, non ha fatto dei passi avanti sostanziali. E ci sono, sempre ascoltando le voci di corridoio, dei punti sui quali il confronto è aspro e l’accordo molto lontano. C’è una lunga lettera del sindaco di Grottaminarda Angelo Cobino, che ha proposto modifiche ed integrazioni al Piano (o alla Bozza se è più comodo chiamarla cosi) ma su quei suggerimenti non pare ci si stata una discussione. E poi c’è l’impiantistica, croce e delizia del Piano. La realizzazione del Biodigestore rischia di creare ulteriori tensioni e diventare argomento di rovente polemica durante la campagna elettorale. La scelta che la commissione di esperti avrebbe fatto (confermare il sito di Chianche) ha immediatamente messo sul chi vive ambientalisti, amministratori locali ed esponenti politici contrari alla realizzazione dell’impianto nell’areale del Greco di Tufo. All’Ato sarebbe anche arrivata una durissima lettera del sindaco di Savignano, Fabio Della Marra, che chiede chiarezza e l’avvio di una discussione vera. Anche il suo comune era in corsa per ospitare l’impianto (peraltro in un’area industriale) cosi come Montella ma allo stato sembra che il comune del sindaco Grillo (peraltro già destinatario di un finanziamento regionale) sia davanti agli altri. E tutto questo senza entrare nel merito della gestione del ciclo (soprattutto) e della tariffa. Ma quella lettera arrivata da Santa Lucia impone un passo spedito. E possibilmente trasparente.



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