Regionali, Petracca: successo clamoroso, ma nessuna rivincita. Il Pd? Costruiamolo senza pacchetti di tessere – IL CIRIACO

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“Sono più che soddisfatto. Il risultato è stato oltre ogni più rosea previsione ed è un riconoscimento al lavoro degli ultimi 5 anni e non dell’ultimo mese. Mi hanno votato in tantissimi e devo ringraziare tutto il gruppo che mi ha supportato in questa campagna elettorale e tutti i cittadini che mi hanno votato. Il risultato è straordinario ma è anche un grande peso: ho iniziato un anno fa in un momento di difficoltà del PD e ora l’impegno è doppio. Ieri da Napoli e Salerno mi sono arrivate parole importanti e adesso graverà su di me e sul gruppo dirigente un peso molto importante. Dobbiamo creare un grande partito facendo tornare la gente: fare un partito di persone e non di tessere deve essere una priorità. Partiamo da questa elezione ma il nostro orizzonte è più ampio”.

Così Maurizio Petracca all’indomani del successo alle elezioni Regionali campane, che lo hanno visto riconfermato coni un grande risultato: il candidato del Partito Democratico è stato il secondo più votato in provincia con quasi quindicimila preferenze. Adesso la sfida ripartirà dalle aree interne, che dovranno essere al centro dell’agenda politica di Petracca e del governatore.

“Le aree interne sono già state al centro delle scelte di De Luca degli ultimi anni, ed infatti il dato sul consenso in Irpinia è rilevante, visto che è la percentuale più alta della Regione, sia per il PD che per il governatore stesso. Dobbiamo continuare su questa strada. Abbiamo priorità importanti che sono acqua, ambiente e agricoltura e su questo lavoreremo nei prossimi 5 anni, coniugando una sburocratizzazione rispetto all’ultimo lustro”.

Il grande risultato sulle preferenze potrebbe anche essere visto come una rivincita verso De Mita.

“Io non consumo mai rivincite. La politica si consuma sui fatti e il consenso mi ha dimostrato che quello che ho fatto è stato ripagato. Ognuno fa la propria strada e io ho percorso la mia”.

Essere il primo eletto nel PD, invece, è qualcosa che carica Petracca di una responsabilità maggiore, ed in questo senso il lavoro sul partito sarà un obiettivo concreto.

“Avere questo consenso è qualcosa di importante ma, ripeto, mi carica di responsabilità. Io sono entrato da un anno nel PD e non credo che tutta la base del partito, legittimamente, mi abbia sostenuto. In questo senso c’è anche un’evidenza e quando faremo analisi del voto avremo il responso dei numeri, che sono pietre. Il consenso è stato più o meno diffuso, ma io non guardo indietro bensì avanti: ho avuto tanti voti anche non da gente del Partito Democratico. Il voto personale è relativamente utile per entrare in consiglio, ma il mio obiettivo è far entrare nel partito queste persone, per fare un percorso politico serio. Questo è l’unico modo di rilanciare il partito, che è l’unico modo per rilanciare l’Irpinia dato che il PD è il centro sinistra e senza politica è impossibile creare processi”.

Adesso per Petracca, anche alla luce del risultato, potrebbe esserci un ruolo importante in giunta.

“Questa domanda me l’avete posta spesso in campagna elettorale ma ripeto che non si è mai concordato niente prima. De Luca ha la massima libertà di scelta per la giunta e credo sarà un mix tra politica e tecnica. Io resto a disposizione del partito e del governatore, così come fatto negli ultimi anni”.

Infine un passaggio su Petitto, eletto con Davvero ma ancora tesserato con il PD. La contrapposizione non sembra spaventare Petracca.

“Petitto è stato eletto con Davvero. Ha fatto il suo percorso e devo dire che la discussione sull’ingresso nel partito lascia il tempo che trova, dato che l’anno scorso alle amministrative lui ha sostenuto Davvero e in una linea di coerenza si è poi candidato con loro. A lui vanno i miei auguri ma il PD ha fatto una scelta politica evidente nello scegliere i candidati e noi continueremo insieme in questo percorso, nessuno escluso”.



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