Regionali, Pepe: leali al fianco di Caldoro, ma non faremo sconti sulle liste pulite – IL CIRIACO

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«In Campania la Lega ha fatto prevalere il buon senso. Ora sosteniamo Caldoro con liste forti e pulite. De Luca? Un bluff di cui i campani si accorgeranno subito. La lista irpina è pronta, ma l’ultima parola tocca a Salvini». Il senatore Pasquale Pepe, commissario provinciale della Lega irpina, a tutto campo sul centrodestra campano, sulle elezioni regionali e sul partito.

Dopo un parto travagliato alla fine la Lega ha detto sì a Caldoro. Una scelta convinta o solo dettata da accordi nazionali?

«La Lega quando sceglie, lo fa sempre in maniera convinta. D’altronde Matteo Salvini in diverse occasioni aveva rilevato la buona amministrazione di Caldoro in passato. Siamo chiaramente il socio di maggioranza del centrodestra e Salvini è il leader di quella parte politica, ci toccano tanti onori ma anche molti oneri come quello di avere maggiore senso di responsabilità. Nell’interesse dei campani innanzitutto e poi per tenere unita tutta la coalizione, la Lega ha fatto prevalere il buon senso ed è stato chiuso anche l’accordo in Campania. Sosterremo Caldoro con una nostra lista forte che sarà accompagnata da altrettante compagini robuste e pulite».

Proprio a proposito di liste pulite, nella giornata di ieri si è registrata già la prima polemica tra De Siano e Molteni. E’ un campanello di allarme rispetto alla tenuta della coalizione?

«C’è poco da polemizzare. C’è un’intesa dei leader nazionali del centrodestra a mettere in campo ovunque liste pulite, quell’accordo va rispettato a tutto tondo. Le liste vanno fatte in maniera pulita, coinvolgendo persone al di sopra di ogni sospetto».

Teme che il ritardo con cui si è arrivati alla scelta del candidato Governatore, rispetto a quella di De Luca, possa penalizzare il centrodestra?

«Non so se questo potrà penalizzarci, certamente dovremo lavorare di più. Per noi la partita è tutta aperta, e scendiamo in campo per vincerla. Chiunque pensi il contrario e che De Luca abbia già la vittoria in tasca, non ha capito un fico secco della politica. Quella di De Luca è stata una politica amministrativa fallimentare sotto tutti i punti di vista, ha coniato slogan su slogan durante la pandemia, ha millantato soltanto illusioni e sa bene che tra qualche settimana le sue promesse si sveleranno ai campani in quanto tali. Quello che lui ha indicato come un piano di rilancio della Campania dopo l’emergenza, si manifesterà per quello che è: un bluff vero e proprio. Non solo saremo bravi a smascherarlo, ma anche ad indicare ai campani una nuova via che passa per un programma importante e attraverso uomini capaci».

Tra i papabili candidati irpini per la Lega, circolano i nomi di Vecchia, D’Agostino, La Stella, Grande. Sono indiscrezioni veritiere?

«Pur avendo rispetto per le esigenze giornalistiche, non farò nessun nome se non al nostro coordinatore regionale con il quale mi confronterò a breve. L’onere e l’onore della scelta definitiva spetterà a lui insieme a Matteo Salvini. Posso dire che siamo pronti, abbiamo le idee chiare e potremmo partire anche domani mattina».

Lei non è irpino, ma è qui da qualche mese. Per quel che ha potuto vedere, quale dovrebbe essere il ruolo dell’Irpinia nella Campania dei prossimi cinque anni?

«Vengo da una terra, la Basilicata, che è molto simile all’Irpinia. E’ evidente che anche in Campania la piramide delle priorità debba essere rovesciata e vedere in cima le aree interne che rappresentano allo stesso tempo occasioni di crescita e di sviluppo, ma anche un’opportunità per questi territori di riemergere e mettersi al passo con il resto del territorio regionale».

A che punto è la riorganizzazione del partito sul territorio?

«Avevamo iniziato un percorso prima dell’emergenza ed ora lo stiamo riprendendo. Abbiamo nominato i referenti comunali, 15 solo nell’ultima settimana e tanti altri saranno nominati nei prossimi giorni, e contemporaneamente lavoriamo a mettere in piedi una struttura partito snellissima che sia anche funzionale alla campagna elettorale. Sappiamo bene che sarà una campagna anomala per tanti motivi, per cui dobbiamo prepararci ad affrontarla al meglio in tutti i territori».



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