Regionali, il Pd ancora nel limbo mentre scoppia il caso-Ariano: dem senza pace – IL CIRIACO

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Un’altra giornata di passione e nessuna fumata bianca. La settimana più lunga del Pd irpino è cominciata cosi come si era conclusa quella precedente: aspettando una decisione. L’ultima parola tra Michelangelo Ciarcia e Livio Petitto non arriva e più passa il tempo più si ha la sensazione che colui che resterà fuori avrà pochi margini per rientrare. Certo, ci sono le civiche del Governatore, ma anche lì i posti sono pochi e le ambizioni tante. Non solo. In quelle due liste De Luca preme per avere candidati non solo elettoralmente forti ma soprattutto di sicura fiducia sui quali poter sempre contare. Da questo punto di vista, nonostante le attestazioni di stima, Petitto è più svantaggiato rispetto a Ciarcia per la sua vicinanza con De Caro (i cui rapporti con De Luca sono notoriamente al minimo), sia per qualche posizione non proprio in linea col partito assunta dall’ex presidente del consiglio comunale di Avellino. Nonostante questo si proverà fino all’ultimo a non scontentare nessuno e per questo anche i livelli romani sono in campo per quella che sembra essere molto di più di una semplice “moral suasion”. Il sentiero è stretto e qualunque sia la soluzione che verrà individuata non sarà certo priva di ricadute politiche sugli equilibri interni di un partito che proprio non riesce a trovare pace. Già, perché non bastassero gli scontri a livello provinciale e regionale i dem devono fare i conti anche con la dolorosa spaccatura nel circolo di Ariano. Anche nella seconda città dell’Irpinia, proiettata verso un voto amministrativo di capitale importanza dopo le enormi sofferenze patite durante l’emergenza Covid, il Pd non riesce a tenere una posizione unitaria e si divide, anche qui, su due candidati: un pezzo del circolo sosterrà Enrico Franza, sindaco uscente e ricandidatosi anche con l’appoggio del Movimento Cinque Stelle, L’altra parte, invece, ha scelto di appoggiare Giovanni La Vita, in campo anche col supporto dei mastelliani di “Noi Campani”. Uno scontro improvviso che ha completamente cambiato lo scenario precedente nel quale il Pd, nella sua interezza, era schierato con Franza. Esattamente come a via Tagliamento anche sul Tricolle la situazione è diventata ben presto ingovernabile fino ad arrivare all’inevitabile nomina del commissario. Toccherà al segretario dei Giovani Democratici, Lorenzo Preziosi, scelto dal segretario regiona per questo ruolo, gestire il delicato passaggio elettorale che rischia, se le cose non dovessero cambiare, di non vedere il simbolo del Pd sulla scheda elettorale. Sarebbe una sconfitta clamorosa, al di là di come potrebbero andare le amministrative. E di un ulteriore elemento di tensione oltre a quello che, in ogni caso, si verrà a creare quando sarà ufficializzata la scelta definitiva tra Ciarcia e Petitto.



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