Poc, Caputo promuove il modello Volturara: così si crea sviluppo

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“In dieci anni abbiamo applicato a Volturara un modello di valorizzazione del territorio che, da una condizione di crisi, ha portato la comunità ad ottenere risultati impensati in termini di presenze turistiche e di crescita economica delle nostre realtà aziendali. Da quelle impegnate nella produzione del fagiolo quarantino alle strutture ricettive che accolgono i tantissimi turisti che hanno scelto in maniera sempre crescente di venire a Volturara a trascorrere un periodo di vacanze, di svago o semplicemente per gustare i nostri prodotti tipici.” È quanto ha dichiarato Marino Sarno, sindaco di Volturara Irpina, durante il convegno che si è tenuto ieri presso l’Aula consiliare del comune altirpino in occasione della XI edizione della Festa del fagiolo quarantino.

Particolarmente affollato l’incontro moderato dal giornalista Rai, Rino Genovese. Presenti l’assessore regionale all’agricoltura, Nicola Caputo, la coordinatrice del Poc, Carmelina D’Amore e i rappresentanti dei Comuni che hanno condiviso il Progetto con Volturara: Monteforte, Telese Terme, Foglianise, Paduli e San Valentino Torio.

Di particolare interesse l’intervento dell’assessore Caputo che ha evidenziato la specificità del progetto operativo che vede Volturara come capofila. L’esponente del governo regionale, infatti, ha sottolineato la caratteristica interprovinciale del Progetto che ha messo insieme ben tre province, rendendolo certamente più funzionale agli obiettivi propri del progetti operativi complementari. Caputo ha poi espresso apprezzamento per come Volturara ha saputo mettere a frutto le risorse destinate alla promozione turistica, trasformando la valorizzazione dei prodotti tipici in occasioni concrete di sviluppo e di occupazione, così come accaduto con il fagiolo quarantino.

Durante i lavori il primo cittadino Sarno ha annunciato l’implementazione del progetto di costruzione di un ponte tibetano che nelle intenzioni dell’amministrazione dovrà unire le Falesie con il castello di san michele. “Un’opera – ha dichiarato Sarno – che servirà a completare il percorso di valorizzazione delle nostre realtà, sfruttando ancora di più le enormi potenzialità offerte dalle nostre ricchezze paesaggistiche e naturali.”


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