Più centraline e regole uguali per tutti i Comuni: le modifiche al piano antismog – IL CIRIACO

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Avellino – Un ordine del giorno da far arrivare in Consiglio Comunale per modificare il protocollo antismog in atto e chiamare i Comuni limitrofi a una maggiore responsabilità. E’ questo il senso del documento approvato dalla Commissione Ambiente, riunita in maniera virutale e presieduta da Gerardo Melillo, con cui si vuole provare a mettere in campo quelle iniziative utili a contrastare le polveri sottili. La città di Avellino, infatti, si trova in una situazione delicata perché gli sforamenti del limite massimo di Pm10 sono diventati ormai costanti e servono misure più rigide. Se la commissione ha approvato il documento, però, non sono mancate le polemiche perché l’opposizione non ha partecipato all’incontro.

Nel complesso le modifiche da apportare al protocollo antismog puntano ad uniformare in tutti i Comuni firmatari le modalità di autocertificazione degli impianti di riscaldamento, per il loro censimento ed il futuro relativo controllo, in modo da arrivare ad avere dati certi sull’immissione dei fumi nell’atmosfera. Allo stesso modo tutti i Comuni dovranno dotarsi di stesse misure per lo smaltimento di residui vegetali. Verrà chiesta l’istallazione di nuove centraline non solo in città, ma anche negli altri Comuni, così come l’ente di Piazza del Popolo dovrà dotarsi di un piano del verde urbano per arrivare alla piantumazione di essenze arboree che possano assorbire l’inquinamento. Sempre in questa direzione bisognerà cominciare ad utilizzare particolari tipi di asfalto e intonaco con la stessa funzione.

«C’è stata una piccola incomprensione con l’opposizione per quanto riguarda la convocazione della commissione», spiega il presidente Melillo prima di ricordare che «questo documento è pronto da una settimana e anche i consiglieri di opposizione ne sono in possesso. Era doveroso chiudere l’iter in commissione e approvarlo in modo da consegnare l’ordine del giorno al Presidente per farlo arrivare in Consiglio. Abbiamo allegato anche le relazioni dei referenti della Valle del Sabato, dall’Ordine degli Agronomi e altro ancora». Un documento che arriva a conclusione di un iter lungo che ha dovuto fare anche i conti con il lockdown, ma che ha portato a un risultato di cui Melillo si dice «contento. È stato un lavoro fatto insieme all’opposizione, purtroppo per via di questa incomprensione è stato firmato solo dagli esponenti di maggioranza, ma l’ho depositato in Presidenza e i consiglieri di minoranza potranno sottoscriverlo». Melillo si sofferma anche su quelle incomprensioni che hanno portato l’opposizione a non partecipare all’incontro: «C’è stato un errore materiale iniziale sulla data di convocazione, ma poi è stato rettificato. Inoltre avrebbero voluto che la commissione si riunisse in presenza, ma l’ho dovuta convocare da remoto. A me dispiace e potrei essere anche d’accordo sul fatto che le commissioni dovrebbero svolgersi in presenza, ma non posso che attenermi alle regole del Presidente del Consiglio che le ha, invece, vietate».

Dall’altro lato, sponda opposizione, a far sentire la sua voce è Dino Preziosi: «Siamo stati convocati per il 9 novembre, poi, a meno di 24 ore, ci è stato detto che l’incontro si sarebbe tenuto questa mattina. Per noi la convocazione valida resta quella iniziale, non possono limitarsi a parlare di errore materiale. In secondo luogo avevamo chiesto che la commissione si riunisse in presenza, come è sempre avvenuto finora, invece non è stato fatto. Se avessi voluto partecipare agli incontri da remoto, sarei stato presente anche all’ultimo Consiglio Comunale». Anche sul contenuto deliberato dalla commissione, però, Preziosi mostra delle riserve: «Non credo che sottoscriverò il documento – spiega. Avevo chiesto delle integrazioni, come la mappatura del sistema fognario, ma mi è stato risposto che la posso presentare in Consiglio. E questa cosa non ha senso. Tra l’altro ritengo che la mappatura sia necessaria perché consentirebbe una manutenzione ordinaria del reticolo fognario. Oggi il Comune spende soldi per la manutenzione, poi ogni volta che piove ci ritroviamo con le strade allagate e dobbiamo intervenire d’urgenza per sistemare il tutto».



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