Pensioni, in arrivo tagli per centinaia di migliaia di persone: ecco le cifre che fanno paura

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In arrivo tagli pesantissimi sulle pensioni per tantissimi lavoratori prossimi all’uscita dal lavoro. Vediamo chi verrà penalizzato.

Ancora brutte notizie sul fronte previdenziale: il Governo Meloni ha deciso di apportare pesanti tagli agli assegni di determinante categorie. In questo articolo vi spieghiamo chi saranno coloro che ci rimetteranno.

Pesanti tagli sulle pensioni dal 2024/ Ilciriaco.it

L’ultima bozza della manovra finanziaria 2024 sta facendo discutere e preoccupare. Il Governo Meloni sembra deciso ad andare avanti spedito a suon di tagli sulle pensioni. La scarsità di risorse economiche a disposizione dell’Esecutivo ha reso necessario apportare tagli e rinviare misure di pensione anticipata. Tuttavia il prezzo che molti dovranno pagare sembra davvero troppo: fino a 7000 euro in meno sulla pensione.

È urgente rimpolpare le casse dello Stato per poter aiutare le famiglie e le fasce reddituali più deboli della popolazione. Questo è i dubbio. Ma il fronte previdenziale sta pagando davvero lo scotto più alto. Dal prossimo anno non solo si andrà in pensione più tardi ma molti riceveranno assegni molto più bassi di quelli che spetterebbero loro.

Tagli sulle pensioni: ecco chi sarà penalizzato

Quello delle pensioni è il nodo più grande che questo Governo è chiamato a sciogliere entro la fine di questa prima legislatura. Superare la legge Fornero da un lato e aumentare le pensioni dall’altro. Ci riusciranno? Per il momento il quadro della situazione non è incoraggiante.

Chi subirà i tagli sulle pensioni
Ecco chi verrà penalizzato/ Ilciriaco.it

Con l’ultima bozza della manovra di Bilancio 2024 il Governo ha cambiato ancora le carte in tavola. E, purtroppo, non in meglio per i pensionati. Il prossimo anno la rivalutazione degli assegni, con ogni probabilità, si fermerà al 5,4%. Ma questa percentuale verrà applicata solo agli assegni fino a 4 volte l’importo del trattamento minimo dell’Inps. Le pensioni comprese tra 4 e 5 volte il trattamento minimo sarebbero dovute essere rivalutate al 90%: all’ultimo il Governo ha fatto dietro front e la percentuale di rivalutazione è rimasta dell’85%.

Ma non solo. Alcuni subiranno perdite fino a 7mila euro l’anno sulla pensione. Si tratta di alcune categorie di dipendenti statali che rientrano nel sistema di calcolo misto. In pratica lavoratori che hanno versato un po’ di contributi prima della riforma Dini del 1995 e un po’ di contributi dopo. Da quanto comunicato da Palazzo Chigi, le categorie penalizzate saranno le seguenti:

  • dipendenti degli enti locali;
  • sanitari;
  • insegnanti di asilo e scuole elementari parificate;
  • ufficiali giudiziari.

Per tutti costoro gli assegni previdenziali verranno ricalcolati con il sistema di calcolo contributivo puro il chè provocherà ingenti tagli sulle pensioni. Non tutti, però, saranno penalizzati. Il ricalcolo con il sistema contributivo riguarderà solo coloro che hanno meno di 15 anni di versamenti prima del 1995, cioè coloro che hanno iniziato a lavorare dal 1981 in avanti. Tutti gli altri sono salvi e le quote retributive verranno calcolate normalmente ai fini dell’importo della pensione che andranno a ricevere.

 



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