Avellino – Una sola offerta pervenuta al Comune per l’acquisto dell’ex asilo Patria e Lavoro. Come vi abbiamo già anticipato ieri, solo l’Ordine dei Medici ha partecipato alla manifestazione di interesse per la cessione dello storico immobile. Ieri, alle ore 13, sono scaduti i termini per presentare un’offerta e oggi, alle ore 10, era prevista l’apertura delle buste, così come specificato nel bando. Ma bisognerà attendere per capire se l’offerta dell’Ordine dei Medici verrà ritenuta congrua a quanto previsto dalla manifestazione di interesse. A causa dell’emergenza Covid, infatti, gli uffici si sono visti costretti a rinviare la seduta per l’apertura delle buste.
“Vista l’Ordinanza del Ministro della Salute del 13 novembre 2020, pubblicata in G.U. il 17 novembre 2020, adottata in attuazione del DPCM 3novembre 2020, alla stregua della quale si applicano sul territorio regionale della Campania le disposizioni di cui all’art. 3 del medesimo DPCM (zona rossa) – si legge nell’avviso pubblicato oggi. Considerate le difficoltà organizzative per gestire in sicurezza l’apertura delle offerte. Si comunica che l’apertura delle offerte pervenute, già stabilita per la data del giorno 20
novembre alle ore 10:00, è rinviata a data da destinarsi”.
Sulla cessione Patria e Lavoro “pende” ancora l’esposto presentato dal consigliere di opposizione Dino Preziosi in cui si evidenzia una serie di criticità che, di fatto, non consentirebbe all’ente di privarsi dell’immobile. L’atto è stato depositato in Procura e Corte dei Conti per verificare la fattibilità dell’operazione, e martedì scorso anche in Comune per chiedere l’annullamento in autotutela della procedura. Secondo gli uffici di Palazzo di Città, però, la procedura sarebbe corretta non a caso non è stata annullata. Lo slittamento, causa Covid, della seduta per l’apertura delle buste consentirà agli uffici preposti dell’ente di poter approfondire in maniera più dettagliata le criticità evidenziate da Preziosi.
