Inizia oggi il processo a carico di Damiano Genovese. L’ex capogruppo della Lega in consiglio comunale, è accusato di detenzione illegale di armi e ricettazione. Ai domiciliari dal 24 settembre del 2019, Genovese, figlio di Amedeo attualmente detenuto al 41bis considerato a capo dell’omonimo clan, sarà difeso dagli avvocati Gerardo Santamaria e Claudio Mauriello. Il suo arresto risale allo scorso settembre quando nell’ambito delle indagini scattate a seguito di alcuni attentati in città, i Carabinieri ritrovarono nella sua abitazione una pistola calibro 7,65 che, dagli approfondimenti investigativi, risultò rubata precedentemente in un appartamento di Avellino. La Procura distrettuale antimafia partenopea ha contestato all’ex consigliere l’aggravante mafiosa: la tesi dell’accusa è che Genovese avrebbe agevolato, con le sue condotte, il Nuovo clan Partenio di lì a poco smantellato con una maxi operazione anticamorra.
Attentati ad Avellino: dietro gli spari nell’auto di Genovese l’ombra del Nuovo Clan Partenio
