Avellino – Un parco in totale stato di abbandono. E’ così che si presenta oggi l’area verde di Piazza Kennedy. Sporcizia ovunque, giostre per i bambini rotti, cocci di vetro e residui di bivacchi in ogni angolo dell’area. Senza tralasciare anche situazioni pericolose come tombini rotti e coperti alla bell’e meglio con tavole di legno.
Quello che doveva essere il fiore all’occhiello del centro cittadino si presenta come l’emblema di abbandono e degrado. L’esempio più lampante sono quelle giostrine per bambini marce e completamente rotte. Inutile sottolineare la loro pericolosità. Gli scivoli sono impraticabili, mentre le altalene, quelle rimaste, sono arrugginite. Non c’è nessun bambino a giocare, meglio così. Ma forse sarebbe il caso di rimuoverle vista la loro pericolosità. E poi ci sono quei rifiuti sparsi un po’ ovunque, tra cui cocci di vetro che “addobbano” proprio quella che dovrebbe essere l’area giochi per i più piccoli. Non manca il malcostume di chi utilizza il parco per i bisogni del proprio amico a quattro zampe. Nulla di sbagliato, precisiamo, ma almeno sarebbe il caso di raccogliere quei bisognini. C’è anche chi lo fa, ma poi il suo senso civico svanisce in quelle bustine lasciate a terra.
La Giunta Festa, a inizio agosto, ha deciso di intitolare quel parco ad Antonio Di Nunno, il sindaco che, tra le sue aspirazioni, aveva quella di trasformare Avellino in una città giardino. La cerimonia di intitolazione ancora non è avvenuta. Forse è il caso di continuare a rimandarla, almeno finchè non verrà restituita dignità a quell’area verde che, oggi, chiamarla parco è impresa ardua.
