Papadopulo: “Ad Avellino c’è troppa pressione? Sono scuse e alibi. Il siparietto con Sibilia…”

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Intervistato da Il Mattino, Giuseppe Papadopulo, ex allenatore dell’Avellino nella stagione 1994-1995, ha ricordato il siparietto rimasto negli annali del calcio biancoverde, con il presidente Sibilia avvenuto nel corso di una trasmissione televisiva.

Con Sibilia era odio e amore. Nell’intimo mi voleva bene e mi apprezzava. Ero lo stesso per me, ma avevamo due caratteri forti. So che è ancora molto diffuso il video del nostro celebre scontro in diretta tv. Sembra ieri. Ero steso sul divano con una coperta di lana addosso perché il riscaldamento del palazzo a Mercogliano, dove abitavamo tra gli altri io, Landucci e Lupo, non funzionava. Mi sintonizzai per caso su Irpinia TV. Il Commendatore si lamentava finanche della vittoria per 5-1 contro la Turris e del 3-0 contro l’Atletico Catania. Voleva che le partite fossero chiuse nel giro di cinque minuti o sbloccate prima. Mi sentii provocato e telefonai al numero in sovraimpressione. Il resto è storia”.

Sul rapporto con i tifosi biancoverdi: “È stato intenso per la spontaneità con cui ci siamo relazionati dal primo giorno. Mi sono comportato da persona educata e rispettosa e l’Irpinia mi ha ripagato con un’amicizia eterna. Mi viene da sorridere quando sento dire che ad Avellino è difficile vincere per la pressione. Con tutto il rispetto, chi tira fuori questo argomento per me cerca scuse o alibi. Il pubblico di Avellino è la chiave per raggiungere traguardi importanti. Altro che peso! Non scherziamo”.



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