Nuovi poveri, nel 2020 sono 16mila le famiglie campane che hanno bussato alla Caritas – IL CIRIACO

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Il nuovo povero è un separato di mezza età, che, anche se non ha necessariamente perso il lavoro, non riesce a far fronte, con un solo stipendio, al mantenimento dell’ex moglie, dei figli, magari a pagarsi una casa per sé. Ma i nuovi poveri sono anche commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere causa pandemia, chi è impiegato nel sommerso e non gode di sussidi, lavoratori a tempo indeterminato. Secondo una ricerca realizzata dall’ Università Tuscia di Viterbo 7,6 milioni di persone vanno avanti con meno di 500 euro lordi al mese in Italia. Di questi il 10% (circa 760 mila persone) si trovano in Campania.

E’ quanto emerge in occasione della Giornata internazionale della solidarietà umana istituita dall’Onu nel 2005 e promossa il 20 dicembre di ogni anno. In Campania la cooperativa sociale Eco onlus di Scafati, diretta da Valeria Nigido, ha promosso un tavolo di confronto relativo alle nuove povertà, quelle che la pandemia ha tragicamente fatto emergere.

Al 6 ottobre 2020, quasi 2,2 milioni di nuclei familiari hanno presentato una domanda di Reddito o Pensione di Cittadinanza all’Inps. Nel solo mese di agosto in Italia 37mila nuclei familiari in più hanno beneficiato del reddito di cittadinanza e 285mila in più del reddito di emergenza. Nel 2019 ai centri di ascolto della Caritas Regionale campana si sono rivolte 8000 famiglie, un numero raddoppiato a dicembre 2020. Analizzando il periodo maggio-settembre del 2019 e confrontandolo con lo stesso periodo del 2020 emerge che da un anno all’altro l’incidenza dei “nuovi poveri” passa dal 31% al 45%: quasi una persona su tre che si rivolge alla Caritas lo fa per la prima volta.

“La pandemia – spiega il delegato regionale della Caritas Carlo Mele – ha fatto emergere delle povertà e delle sofferenze di natura relazionale e professionale. Ai nostri centri di ascolto, alle mense, ai dormitori si sono rivolte tantissime persone in più rispetto al passato. Commercianti, ristoratori, ambulanti, da otto mesi sono fermi senza che nessuno li aiuti, i bonus del governo sono lenti. Non si può arrivare ai drammi essendo impreparati”. Il peggioramento di agosto è sottolineato da Melicia Comberiati, portavoce Alleanza contro le povertà in Campania: “In quel mese – dice – abbiamo registrato un corposo aumento dei beneficiari di Reddito di Cittadinanza e dei percettori del reddito di emergenza (Rem). Noi già da aprile abbiamo evidenziato la necessità di incrementare il sostegno economico per le famiglie in povertà con figli, aumentando l’equità della misura, sostituendo l’attuale scala di equivalenza con quella dell’Isee corrente. Tutto passa, inevitabilmente, dalla conferma del Fondo Povertà (587 milioni nel 2020, 615 per ciascuno degli anni 2021 e 2022) e della sua destinazione a favore del rafforzamento degli interventi e dei servizi sociali, mentre la crisi fa crescere il rischio di diventare vittime delle criminalità organizzata attraverso l’usura”.



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