“Seattle. La città, la musica, le storie” è il titolo dell’ultimo libro di Valeria Sgarella (Odoya editore, euro 15.20) che ci conduce in un viaggio appassionante e dettagliatissimo nella città che, dalla seconda metà degli anni ’80, divenne universalmente nota nel mondo come la culla del Grunge. Il Seattle sound, infatti, nacque dalla mescolanza di generi diversi come hard rock, punk rock, heavy Metal, hardcore punk, rock psichedelico e post-hardcore e si impose grazie a gruppi come i Nirvana, i Pearl Jam, i Mudhoney, gli Alice in Chains, i Soundgarden ed altri.
Valeria Sgarella, giornalista professionista dal 2000, esordisce nel mondo del giornalismo musicale lavorando a MTV e poi prosegue per oltre vent’anni nel mondo della radiofonia lavorando per emittenti del calibro di Play Radio, Radio 24, R101. Ha collaborato come redattore per Maxim, Donna Moderna, Vanity Fair, il Mucchio e per il sito Humans Vs Robots. Nel 2017, dopo il suo primo viaggio a Seattle, pubblica “Andy Wood, l’inventore del Grunge” (Area 51 Edizioni); nel 2018 per le Edizioni del Gattaccio pubblica “Oltre i Nirvana” sulla storia della leggendaria etichetta discografica Subpop Records e, due mesi fa, per Odoya “Seattle, la città, la musica, le storie”.
Nel 2017 Valeria Sgarella presentò ad Avellino il suo “Andy Wood” in una affollata e appassionata serata al Godot Art Bistrot; in attesa di poterla rivedere alla fine della pandemia per il suo ultimo libro, ne parliamo con lei in questa lunga intervista che, idealmente, riprende il ciclo “Musica tra le righe”, il ciclo di incontri su libri che parlano di musica ospitato con successo lo scorso anno al Museo Irpino grazie alla collaborazione con Coop Culture.
