Monopoli-Avellino 0-0, le pagelle: dinamo Kanoutè, Aloi spento

0
166


L’Avellino non si sblocca e torna dal “Veneziani” con il quarto pareggio in altrettante gare. La formazione biancoverde colpisce nel primo tempo un palo con Kanoutè – il più pimpante dei suoi – e fa la solita fatica nel finalizzare la manovra. Brutta la prestazione di Aloi, ancora a secco gli attaccanti. Di seguito le pagelle dei calciatori schierati da Braglia:

Forte 5,5: rischia grosso al 16’ con un’uscita in anticipo che per poco non spiana la porta al Monopoli. Per il resto serata di ordinaria di amministrazione per l’estremo difensore biancoverde.

Silvestri 6: torna nel ruolo di braccetto in seguito alla (nuova) virata verso la difesa a 3. Il feeling con il suo ruolo naturale è immutato: tiene a bada gli attaccanti pugliesi, provoca l’ammonizione di Novella.

Dossena 5,5: come i colleghi di reparto, deve riadattarsi allo schieramento a 3. La risposta è tutto sommato positiva, anche se al 65’ rimedia un giallo per fermare il notevole guizzo di Starita. Al 63’ spreca una buona occasione sull’invito di Tito.

Bove 5,5: schierato dall’inizio per il cambio di modulo, rischia in avvio di ripresa per un contatto in area con Starita. Una piccola leggerezza che macchia una gara per il resto piuttosto tranquilla.

(dall’87’ Rizzo s.v.: freschezza ed energia per le battute conclusive del match, ma il laterale scuola Palermo ha pochi minuti per provare ad incidere).

Ciancio 6: Guiebre ha gamba e velocità, ma il numero 23 ha l’esperienza e l’intelligenza per contenerlo. Mancano gli spunti in proiezione offensiva, ma la sua prestazione difensiva è sicuramente sufficiente.

Aloi 5: al rientro dalla squalifica, il numero 4 biancoverde dimostra di esser ancora lontano dalla forma migliore. Il suo approccio alla gara è molle, con 3-4 palloni persi in maniera ingenua in mezzo al campo. Sfiora il gol su punizione, ma non può bastare. AAA, cercasi il pilastro della scorsa stagione.

D’Angelo 6: adattato nel ruolo di interno, lui che è una mezzala con l’istinto del gol, sfodera una prestazione di sacrificio e generosità. Manca il guizzo, ma l’ex Livorno disputa esattamente la partita che gli aveva chiesto Braglia.

Tito 6: è paradossalmente il più pericoloso dei suoi, con due conclusioni che per poco non ingannano Loria. Al 14’ il missile scagliato dai 35 metri sfiora la traversa, al 56’ è bravo il giovane portiere a dirgli di no con un riflesso. Suo anche un bel cross per la testa di Dossena.

(dal 68’ Mignanelli 5,5: meno convinzione rispetto a Tito in fase di spinta).

Kanoutè 6,5: come avvenuto spesso nelle ultime settimane, l’ex Palermo è il più vivace dei suoi, l’unico capace di creare superiorità numerica. Tante giocate, lo sfortunato palo colpito al 7’, la sensazione costante di poter creare pericoli alla retroguardia pugliese, come succede anche con la conclusione ravvicinata al 75’. Dinamo.

Di Gaudio 5,5: in dubbio fino all’ultimo, non è nelle condizioni fisiche per incidere. La sua qualità tecnica è lampante, ma non è supportata dalla giusta velocità d’esecuzione. Prova in qualche occasione ad andare via in dribbling, ma non sempre ci riesce.

(dall’87’ Gagliano s.v.: entra per dare maggiore peso all’attacco in virtù dell’assalto finale).

Maniero 5,5: tanto movimento, supportato dalla consueta generosità, ma l’indice di pericolosità resta terribilmente basso. Il numero 19 biancoverde non riesce a pungere e allunga il suo digiuno: il gol manca dallo scorso 6 giugno.

(dal 76’ Plescia 6: si procura qualche punizione, tiene su la squadra, lavora con profitto in una fase delicata del match).



Source link

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here