Massimo Abate: “Avellino-Napoli è sempre una bella sfida fin dai tempi della Serie A, sarà dura”

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Si avvicina la gara di andata dei quarti di finale dei play-off scudetto. La Sandro Abate, in virtù del quinto posto ottenuto al termine della regular season, dovrà affrontare il Napoli in quello che sarà un derby tanto affascinante quanto infuocato. Quest’oggi l’uomo simbolo della formazione irpina Massimo Abate ha presenziato nella consueta conferenza stampa per introdurre il match contro la compagine partenopea.

Innanzitutto un grazie alla piazza, alla gente che vuole bene alla Sandro Abate e chi ha creduto in noi dalle prime partite perché noi in questa settimana abbiamo potuto vedere il momento più alto della nostra squadra. Non dobbiamo dimenticarcelo che abbiamo migliorato il posizionamento dell’anno scorso. Adesso siamo nei quarti di finale dei play-off scudetto, siamo tra le prime otto in Italia, Avellino è tra le prime otto squadre in Italia nel futsal. C’è la voglia di abbracciare tutte le persone che ci vogliono bene, chiedendogli di venire al palazzetto sabato perché sarà una grande gara. Giocheremo contro una squadra fortissima come il Napoli, la Sandro Abate non è da meno ma noi abbiamo la voglia e la passione della gente di Avellino che ci porterà a fare un grande quarto di finale”.

Dopo questa prefazione, il capitano irpino ha proseguito parlando della gara: “La Sandro Abate arriva come ogni altra squadra alla fine della stagione abbastanza affaticata. Ci sono dei momenti in cui ogni giocatore capisce il momento e questo è un momento importante, quindi in campo si deve dare tutto. Si lasciano alle spalle gli acciacchi, i pensieri e le partite di 80 minuti saranno di grande livello. In campo troveremo una Sandro Abate che abbia lo spirito di combattere. Sarà andata e ritorno, e l’andata sarà in casa nostra. Questo nuovo format, nel paradosso, potrebbe aiutarci perché sia sabato che mercoledì avremo la possibilità di giocarcela fino alla fine. Si giocherà prima a casa nostra. Noi ci crediamo, vediamo che succede. Ci sarà una gara ai livelli massimali di agonismo, gli allenatori saranno fondamentali. A me piacciono queste partite, vado avanti con la bandiera sperando che i miei compagni mi vengano dietro”. 

Sul Napoli: “Sarà una partita bella, è un derby. Secondo me sono la seconda forza del campionato. E poi Napoli – Avellino è sempre un qualcosa di veramente bello fin dai tempi di Maradona e della Serie A di Avellino. Qui si gioca in 5 ma c’è la palla. Loro hanno una rosa con 9 straniere, quindi dovranno avere due grandi giocatori fuori. Il primo bivio sarà questo, ci potrebbe essere un attaccante in più o un difensore in più. Sarà comunque un Napoli fortissimo, chiunque giocherà. Noi dovremmo essere accorti, dobbiamo pensare a prendere non gol. Sarà un Napoli veramente duro da affrontare. Se avessi dovuto decidere non lo avrei scelto di giocare contro il Napoli”.

Ritorna indietro nel tempo a quando la squadra navigava in acque non calme dopo l’addio di Angelini: “Non mi sarei mai immaginato di arrivare a giocare dei quarti di finale da quinto in classifica. Dopo la sconfitta con San Giuseppe ci guardammo negli occhi con mister Scarpitti e Vinicio Comella perché le cose si stavano mettendo male. Con umiltà e con i piedi ben saldi a terra ci siamo ritrovati in un’altra realtà. È stato un momento spartiacque e poi nella finestra di mercato la Sandro Abate ha avuto la forza di portare qui un giocatore straordinario come Alex. Insieme alla nostra voglia ci ha portato fin qui. Nel momento delle 4 sconfitte consecutive abbiamo avuto la sensazione di trovarci in un gran casino, però compattandoci siamo arrivati fino a questo momento. Se questa squadra non avesse gettato il cuore oltre l’ostacolo noi non saremmo qua, siamo riusciti a rialzare la testa quando eravamo a terra. Abbiamo fame, ora iniziano le partite serie”.

Sul pubblico presente al Pala Del Mauro: “Speriamo di avere un palazzetto pieno. Faccio un appello alla gente a venire a vedere questo spettacolo di alto livello. E poi ci sono 14 componenti che lottano per voi perché la Sandro Abate è di Avellino. La Sandro Abate non è di Massimo Abate, è di chi vuole bene alla squadra”.



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