Maradona 60 – Quell’aneddoto legato all’Avellino

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Diego Armando Maradona compie oggi 60 anni. 60 anni di magia e passione, di eccessi e fantasie. 60 anni non banali, legati in maniera indissolubile al gioco del calcio. E a Napoli in particolare, che gli ha affidato la propria gloria e lo ha reso immortale nella storia di questo sport.

Ma nell’unione tra il Napoli e Maradona entra in gioco anche l’Avellino. Lo fa in maniera trasversale, dalle retrovie, ma con un ruolo che – a conti fatti – è di primo piano. Proprio grazie ai biancoverdi, infatti, nacque l’intuizione della trattativa del secolo.

Correva l’estate 1984. Per festeggiare l’ennesima salvezza ottenuta in Serie A, l’Avellino decide di organizzare un’amichevole in grande stile. L’allora direttore generale dei lupi, Pierpaolo Marino, ha un grande piano: sfruttare la mediazione di Ricardo Fujca e portare il Barcellona di Maradona al “Partenio”. Il progetto è avvincente, ma il costo dell’amichevole (100 milioni) frena l’entusiasmo di Marino e lo costringe a rivedere i piani. Il club biancoverde decide così di spostare l’amichevole allo stadio “San Paolo” e di contrapporre ai blaugrana una formazione mista con giocatori dell’Avellino e del Napoli. Le due società sono d’accordo e l’organizzazione si mette in moto.

Quando tutto sembra deciso, però, ecco che arriva la notizia inattesa. Fujca telefona a Marino: Maradona è in rottura con il Barcellona e vuole andare subito via. Niente amichevole, niente incasso, niente notte delle stelle. Durante la telefonata, però, Fujca suggerisce a Marino di proporre Maradona ai grandi club italiani. È qui che nasce il leggendario trasferimento all’ombra del Vesuvio. Marino lo propone prima alla Juventus e alla Sampdoria, secondo un’intervista di qualche anno fa sonda anche il terreno per i lupi, poi contatta Juliano.

L’operazione sembra impossibile, alla luce della situazione debitoria dei partenopei. Eppure Maradona si lascia convincere subito, l’ostacolo è solo l’ostruzione dei catalani. Un’ostruzione lunga e un’attesa snervante che però si risolvono sul gong della sessione di mercato. Maradona al Napoli diventa realtà, poi poesia, poi mito. E lo fa grazie ad un’idea nata da Avellino e ad una telefonata che, per certi versi, ha cambiato la storia del calcio.





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