La linea di sè, Cardellicchio chiude Avellino letteraria, introspezione e riscatto

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E’ stata una vera festa la serata conclusiva di Avellino letteraria. Punto di partenza dell’incontro la presentazione del romanzo “La linea di sé”, pubblicato dal Gruppo Albatros il Filo, di Isabel Cardellicchio, psicologa e psicoterapeuta. A fare da padrona di casa Annamaria Picillo che ha sottolineato come la rassegna sia diventata un momento di condivisione. A portare i propri saluti il sindaco Gianluca Festa che ha posto l’accento sulla capacità della rassegna di coinvolgere la comunità e restituire vita a Villa Amendola.  E’ stata l’assessore Marilinda Donatiello a porre l’accento sulla capacità della “La linea di sè” di Cardellicchio di farsi occasione di riscatto attraverso un percorso introspettivo. Cardellicchio ha raccontato come “questa storia è nata 5 anni fa dalla necessità di attraversare il dolore, di celebrare il coraggio della protagonista capace di trarre il meglio dagli eventi che è costretta ad affrontare e dare un senso ad eventi che avevano attraversato la mia vita. Ma è anche un libro sulla necessità di chiedere aiuto quando viviamo un momento difficile. Volevo che questo libro potesse abbracciare tutti”. A portare il proprio contributo alla riflessione la giornalista del Corriere Rosa Bianco. Particolarmente apprezzato il concerto del Coro del Gesualdo diretto dal maestro Cinzia Camillo. A caratterizzare l’incontro un interludio musicale, con brani classici napoletani, a cura del maestro, Renato Spina. Esposizione a tema de “L’arte ritrovata” Museum & Events. L’incontro è stato l’occasione per presentare la linea di profumi: “Pantaleon”, di Dentice Pantaleone. La kermesse si è conclusa con un brindisi che sarà di buon auspicio per la quarta edizione di Avellino Letteraria


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