“Irpinia 1980 – 2020: rischio sismico e resilienza in un Paese fragile” – IL CIRIACO

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“A 40 anni dal terremoto dell’Irpinia, in Italia, gran parte del costruito risulta ancora realizzato in assenza di norme antisismiche”. A distanza di 40 anni, un significativo evento online con testimonianze di quello che accadde allora e negli anni a seguire per la ricostruzione e relazioni scientifiche, ideato e voluto dalla Società Italiana di Geologia Ambientale, da ReMtech, dagli Ordini Regionali dei Geologi di Puglia e Basilicata, ricorderà quanto accadde in “Irpinia 1980 – 2020: rischio sismico e resilienza in un paese fragile. Parteciperanno la General Manager di RemTech, Silvia Paparella. RemTech perché è l’unico evento internazionale permanente specializzato anche sul tema del rischio sismico e che si svolgerà nel 2021 a Ferrara”.  Lo ha affermato il geologo Antonello Fiore, Presidente Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale.

 

 

“Non dobbiamo dimenticare che solo nei 160 anni trascorsi dall’Unità d’Italia il nostro Paese è stato colpito da ben 36 terremoti disastrosi; in media un disastro sismico ogni quattro anni e mezzo. Questi terremoti hanno causato oltre 150.000 vittime e hanno danneggiato gravemente oltre 1.600 località, incluse grandi città come Rimini, L’Aquila, Avellino, Potenza, Cosenza, Vibo Valentia, Reggio Calabria

e Messina. Oggi una parte preponderante del costruito – ha proseguito Fiore – che include case, scuole, chiese, edifici industriali e infrastrutture in generale, risulta realizzato in assenza di norme antisismiche, pur trovandosi in aree la cui pericolosità è ampiamente riconosciuta dalla comunità scientifica: una situazione questa che si riscontra diffusamente da nord a sud del Paese.

Abbiamo voluto organizzare questo evento a 40 anni di distanza dal terremoto che colpi l’Italia nel 1980 non solo per ricordare le vittime di quel disastro e le forti difficoltà che i sopravvissuti dovettero affrontare negli anni successivi per tornare a vivere una vita definibile normale, ma anche per ricordare tutte le vittime e i sopravvissuti di quello che è certamente il rischio geologico più severo per la popolazione, per l’edificato, per il patrimonio monumentale, per le attività produttive e per la coesione sociale. Il nostro obiettivo è mettere in primo piano la forza della nostra consapevolezza e la qualità degli studi oggi disponibili, allo stesso tempo stimolando l’azione delle istituzioni e la lungimiranza della classe politica verso una efficace prevenzione del rischio sismico, contro ogni forma di rassegnazione e fatalismo”.

 

L’evento, a partecipazione libera sulla piattaforma Remtech, https://remtech.meeters.space/ rientra tra le attività scientifico/culturali di disseminazione che la Sigea sta organizzando in Italia per la sensibilizzazione alla prevenzione dai pericoli naturali. Per tale evento sono stati invitati esperti nazionali afferenti al mondo delle istituzioni, dell’accademia e della professione.

 

 

 



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