Inchiesta sul comune di Avellino, notificati 4 avvisi di garanzia: indagati un dirigente comunale e un rappresentante pubblicitario

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Maxi inchiesta al comune di Avellino, sale a dieci il numero degli indagati. Quattro avvisi di garanzia sarebbero stati notificati dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino, agli ordini del tenente Gianluca De Vivo, nei confronti di altrettanti indagati nell’ambito della maxi inchiesta condotta dal pm Vincenzo Toscano su affidamenti e attività dell’ente nel periodo a cavallo tra maggio del 2023 e l’attualità.

Nel mirino degli inquirenti è finito il doppio affidamento della comunicazione evento Eurocholate al gruppo imprenditoriale di una radio nazionale per un importo di circa 290mila euro complessivi che – per aggirare la normativa del divieto dell’affidamento diretto – sarebbe stato frazionato in due tranche. Appalto suddiviso in due lotti ed affidato a due società diverse, ma entrambe – ad avviso degli inquirenti – riconducibili al network nazionale. Nel registro degli indagati sono finiti il dirigente comunale per l’affidamento e l’agente pubblicitario. I due nuovi indagati vanno ad aggiugersi già ai sei iscritti nel filone “appalti” che sono il sindaco Gianluca Festa, l’ex dirigente  comunale Filomena Smiraglia, l’ex consigliere comunale di maggioranza suo fratello, il presisente della società DelFes  e d il fratello commercialista accusati di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, turbativa d’asta, falso ideologico.

Gli altri due avvisi di garanzia  sono relativi all’assunzione di quattro funzionari amministrativi. Nel registro degli indagati con le accuse di rivelazione del segreto d’ufficio sono finiti padre e figlia, ovvero una vincitrice del concorso.


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