Inchiesta Covid, Grella: “Verifiche sulle procedure. Non scalfisce la candidatura di De Luca” – IL CIRIACO

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Avellino – «Auspico che venga fatta chiarezza quanto prima. I tempi della giustizia devono essere anche a tutela di chi è indagato». Ida Grella, esponente del Pd irpino e coordinatrice provinciale di AreaDem interviene sull’inchiesta relativa alla costruzione degli ospedali Covid in Campania che vede iscritti nel registro degli indagati anche Luca Cascone e Roberta Santaniello (leggi qua).

«Essere indagato non significa essere colpevole – sottolinea Grella. Auspico che non ci sia una eccessiva strumentalizzazione politica su questa vicenda che nasce in momento delicato perché siamo alla vigilia delle elezioni regionali, ma che va collocata in un contesto giuridico che è quello dei diritti dell’indagato, che sono anche di tutela. Essere indagati significa poter consentire alla persona di tutelarsi». L’auspicio della coordinatrice di AreaDem è che la vicenda giunga a un punto di chiarezza nel minor tempo possibile anche perché «è già partita la strumentalizzazione. Devo constatare che esiste un garantismo di facciata per alcuni gruppi politici».

Di sicuro il periodo non è il più favorevole al Partito Democratico impegnato nella campagna elettorale che sta per cominciare in vista delle elezioni regionali. «Oggi, anche se in Campania ci sono tre contagiati in più da Covid, assistiamo a una strumentalizzazione squallida», sottolinea Grella ritenendo, però, che l’inchiesta non produrrà effetti negativi alla campagna elettorale: «Gli argomenti con cui si sostiene la linea politica e l’operato del Governatore De Luca sono ben solidi, la sua candidatura non viene scalfita da una vicenda di questo genere – sottolinea. L’importante è che i tempi delle indagini siano compatibili con i diritti dell’indagato e che si smonti questa vicenda che è un atto di garanzia dal punto di vista giuridico».

Grella, inoltre, ricorda che quanto sta accadendo in Campania è comune anche ad altre regioni e rientrerebbe nella sfera di quel periodo delicato attraversato dall’Italia durante la pandemia. «Si tratta dicod, ma dobbiamo sempre ricordare la vicenda Covid: in quel contesto le procedure sono state accelerate per necessità – sottolinea Grella. Per cui la magistratura verifica in Campania come in Lombardia o Veneto. Sta valutando la bontà di certe procedure. Ripeto, molto importante sarà il tempo perchè troppo spesso, nella storia italiana, gli indagati diventano mediaticamente colpevoli. Non tollero la strumentalizzazione politica di certi gruppi che fanno del garantismo solo quando riguarda loro. L’individuo ha il diritto di difendersi, poi quando si scopre che era una bolla di sapone, la stessa rilevanza mediatica viene meno».

Secondo la coordinatrice provinciale di AreaDem, l’operazione della Magistratura sarebbe una verifica legittima delle procedure attuate in emergenza durante il Covid, anche se marca una differenza tra la Campania e le altre regioni dove «si sono spesi centinaia di milioni di euro per realizzare cose come l’ospedale Fiera Milano, inutilizzabile in tempi normali, mentre in Campania, regione che è stata in prima linea nell’emergenza, si è deciso di ampliare l’Ospedale Del Mare, ricevendo il plauso da tutti. Si è trattato di una scelta strategica che è stata emulata anche fuori dall’Italia. Credo che la scelta sia stata intelligente e strategicamente azzeccata – sottolinea Grella. Sulle procedure seguite indagherà la magistratura, ma essere indagato significa avvertire una persona del procedimento in corso e darle la possibilità di argomentare e rispondere. Purtroppo viviamo in un Paese dove tutto viene strumentalizzato politicamente, questa è la cornice in cui si inserisce questo episodio».



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