In bici contro la violenza sulle donne, l’unica strada è educare le nuove generazioni

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Una festa per dire no a qualsiasi forma di violenza. capace di unire le generazioni. Lo dimostra il piccolo Gennaro di Montemarano di nove anni che ha voluto fortemente partecipare alla manifestazione e canta con orgoglio “Supereroi”. E così sono in tanti  a partecipare alla pedalata, organizzata dall’associazione “Av Bike Woman”, partita in mattinata  dalla Ferrovia per concludersi a piazza Libertà con una manifestazione condotta dai giornalisti Tiziana Urciuoli e Alfredo Picariello, tra spettacoli, dimostrazioni di zumba, musica e danza

A rappresentare il Comune di Avellino l’assessore Marianna Mazza:”E’ necessario mantenere alta l’attenzione su quella che è una vera emergenza sociale che non conosce diferenze di età, di classe sociale o distinzioni geografiche. E’ fondamentale sensibilizzare i giovani, educarli al rispetto dell’altro sesso fin da ragazzi. Ciascuno deve fare la propria parte, a partire dalle istutuzioni, non possiamo restare indifferenti. Abbiamo ottenuto parere favorevole dall’Asl per il consultorio di Rione Mazzini, siamo in attesa di effettuare  i lavori per consegnarlo alla città”

Il sindaco Vittorio D’Alessio ricorda come il Comune di Mercogliano sia in prima linea nella battaglia: “Abbiamo attivato uno sportello per far sentire alle donne che non sono sole, che le istituzioni sono al loro fianco e incoraggiarle a denunciare. Stiamo lavorando in sinergia con l’assessorato alle politiche sociali ma è chiaro che bisogna educare le nuove generazioni. La violenza è sempre un segno di debolezza da parte dell’uomo. E’ questo il messaggio che dobbiamo lanciare ” . Lo ribadisce anche il sindaco di Atripalda Paolo Spagnuolo ricordando come “l’azione culturale è fondamentale di fronte a una legislazione che appare talvolta insufficiente a tutelare le donne. Bisogna partire dai banchi di scuola”. Carmelina Di Grezia, in rappresentanza di Carlo Iannace e dell’Amdos, sottolinea l’importanza di essere unite “Anche noi dell’Amdos abbiamo voluto essere qui e invitiamo tutti alla camminata rosa in programma domenica. Anche le donne che combattono con il cancro finiscono per essete talvolta oggetto di violenze fisiche o psicologiche da parte dei loro uomini. Ecco perchè bisogna portare avanti la battaglia”


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