In arrivo i controlli dell’Agenzia delle Entrate, in atto 320mila accertamenti

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La lotta all’evasione fiscale non si ferma: attenzione al nuovo maxi piano dell’Agenzia delle Entrate sui controlli fiscali

Lontani dal periodo festivo natalizio nel corso del quale vengono sospesi, con l’approssimarsi delle scadenze fiscali assumono nuovo vigore i controlli dell’Agenzia delle Entrate mirati a ridurre il diffuso fenomeno dell’evasione.

Agenzia delle Entrate, in arrivo 320mila accertamenti l’anno (ilciriaco.it)

Attenzione dunque al piano ‘operativo’ delineato con una duplice finalità ovvero recuperare da un lato importi legati a imposte o cartelle non pagate e digitalizzare i servizi dall’altro. Scopriamo come tale serie di controlli sarà strutturata e quanto tempo potrà durare.

Agenzia delle Entrate, arrivano i nuovi controlli: migliaia di accertamenti

Sono centinaia di migliaia gli accertamenti previsti dal cosiddetto Piano Integrato 2024-2026 che l’Agenzia delle Entrate ha predisposto e che verrà messo in atto con una fitta serie di controlli fiscali. In quello che sarà, già nel corso dell’anno, un vero e proprio giro di vite sulle attività di accertamento e, soprattutto, di riscossione tributaria. Del resto il fenomeno dell’evasione fiscale attanaglia il Belpaese e i vari governi che si sono susseguiti hanno progressivamente incrementato le attività di controllo e recupero, potenziando gli accertamenti anche grazie alla crescente informatizzazione delle procedure.

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L’obiettivo è recuperare almeno 11 miliardi di euro l’anno (ilciriaco.it)

Per il triennio ormai iniziato il principale obiettivo dell’Amministrazione finanziaria è legato ad un target di recupero: ovvero 11 miliardi di euro l’anno che dovranno entrare nelle casse dello Stato in seguito ai controlli e agli accertamenti. Per la precisione, nel 2025 si prevede il recupero di 11,2 miliardi di euro che saliranno a 11,3 miliardi nel 2026. Come? Con almeno 320mila controlli fiscali sostanziali ovvero basati su specifiche analisi di rischio, da effettuarsi ogni anno.

Andando a concentrarsi in particolare sulle tasse dirette, sui versamenti Iva e sui crediti d’imposta. Ma non finisce qui perché parallelamente anche la Guardia di Finanza effettuerà numerose ispezioni a singoli contribuenti, con una stima di circa 75mila l’anno.

E ancora, verrà impiegata l’intelligenza artificiale per effettuare l’analisi delle dichiarazioni presentate nonché la capacità contributiva, effettuando dunque una sorta di scrematura iniziale per individuare eventuali prime inadempienze. E a chiudere il cerchio del piano operativo troveremo un massiccio scambio informativo con gli altri Paesi che raggiungerà il 95% delle posizioni segnalate. Infine, allo scopo di prevenire i casi di recupero forzato, verranno inviate dall’Agenzia oltre 3 milioni di comunicazioni: si inviteranno i contribuenti e in particolare le Partite Iva ad effettuare versamenti spontanei legati a irregolarità e ritardi.



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