Il primo Rendiconto di Festa passa l’esame dell’Aula tra i dubbi dell’opposizione – IL CIRIACO

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Avellino – L’Aula dà il via libera al primo bilancio Consuntivo dell’era Festa quello che, nelle parole dell’assessore Enzo Cuzzola, fa registrare una riduzione del disavanzo di circa 3 milioni di euro, lasciando ben sperare per il futuro. «Continuiamo ad essere convinti di poter ripianare i conti in pochi anni», ribadisce l’assessore alle Finanze. Non sono mancate le accuse da parte dell’opposizione che ha fatto le pulci al Consuntivo, come nel caso di Dino Preziosi (La Svolta) e Amalio Santoro (Si può), alimentando un importante, quanto produttivo, confronto con il dirigente alle Finanze, Gianluigi Marotta, e il presidente del collegio dei revisori dei conti, Trusio.

Confronto che non è riuscito a convincere l’opposizione che ha confermato il voto contrario al documento, ma i 17 voti ella maggioranza contro 8  hanno dato il via libera al documento, anche se in sede di votazione sull’immediata eseguibilità il documento ha ottenuto 16 voti a favore e 8 contrari, l’opposizione ha sollevato il dubbio sul mancato raggiungimento del quorum, ma il segretario Lissa ha sottolineato: «Il quorum strutturale per votare è di 17 consiglieri, ne siamo 24 quindi la votazione è valida».

La seduta sul rendiconto è stata aperta dalla relazione di Cuzzola. «Quando abbiamo varato il piano pluriennale lo scorso anno ci siamo posti due obiettivi per il 2019: pagare almeno il 50% dei debiti fuori bilancio e obiettivo ridurre il disavanzo di almeno 500 mila euro. Nel primo caso non ci siamo riusciti perché l’anticipo del fondo di rotazione ci è stato erogato solo a maggio, Il secondo è stato abbondantemente raggiunto, anzi si abbatte il disavanzo di circa 3 milioni di euro». Numeri alla mano, in realtà, il Rendiconto sembrerebbe dire che c’è stato un aumento del disavanzo, passando dai 34 milioni di euro del 2018 ai 43,6 milioni dello scorso anno, ma «in realtà non è così. Quest’anno, così come ha previsto la legge, abbiamo dovuto esporre nel risultato di amministrazione il fondo anticipazione liquidità che ammonta a 13,2 milioni di euro», spiega Cuzzola sottolineando come sia questo aspetto a rischiare di dare una lettura sbagliata del risultato di amministrazione.

«Questa somma non c’era nel bilancio precedente, quindi se la togliamo anche a quello attuale, scopriamo che il disavanzo è di circa 30 milioni di euro, quasi tre in meno rispetto al 2018. E’ evidente come ci sia stato un miglioramento dei nostri obiettivi». Il disavanzo, oggi, sarebbe costituito da circa 15 milioni di debiti fuori bilancio, 25 milioni tra fondo crediti e accontamenti per contenziosi e infine i 13 milioni di euro del nuovo fondo. «I numeri del bilancio vanno letti con attenzione – sottolinea Cuzzola. Il Comune di Avellino non ha alcun elemento per essere considerato un comune in dissesto». Tolti i soldi accantonanti per i vari fondi, restano quelli destinati ai debiti fuori bilancio, ma che possono trovare copertura grazie al fondo di rotazione di circa 16 milioni di euro. «Questi numeri ci lasciano tranquilli», ammette Cuzzola, anche perché bisogna tenere in considerazione l’aumento di introiti dal recupero fiscale.

Dall’altro lato dell’Aula, però, l’opposizione non si è detta soddisfatta dalle spiegazioni di Cuzzola, a cominciare da Dino Preziosi secondo cui il mancato appostamento, finora, del fondo citato da Cuzzola, avrebbe garantito al Comune di poter spendere più del previsto. «Non ci vuole molto a migliorare il disavanzo – aggiunge – perché basta eliminare i residui passivi e mantenere quelli attivi anche se non più esigibili». Sul punto annuncia la richiesta di un elenco completo di tutti i residui: «Non mi fido di quanto riportato in bilancio, togliere una massa passiva e mantenere quella attiva fa comodo all’amministrazione, ma non è buona amministrazione». Preziosi solleva dubbi anche sulla consistenza del fondo per i contenziosi, giudicandolo non sufficiente, mentre «nel capitolo dedicato alle fideiussioni di garanzia, manca la Piscina comunale. Questo significa che è stato abbassato ancora di più il fondo passivo».

A provare a fare chiarezza intervengono sia il segretario generale, Lissa, che il dirigente alle Finanze, Marotta, sottolineando che, in merito ai residui, i singoli settori abbiano già prodotto l’elenco aggiornato di quelli passivi e attivi. «Per quanto riguarda la Piscina – aggiunge Marotta – non è presente tra le fideiussioni perché è stata inserita nell’elenco dei debiti fuori bilancio».

Anche in questo caso le spiegazioni non convincono l’opposizione e questa volta ad intervenire è Amalio Santoro: «Cuzzola continua a ragionare con il suo ottimismo, al di là dei giudizi c’è un disavanzo di 44 milioni di euro. Un debito, per ogni cittadino di Avellino, di oltre mille euro. Dentro a queste cifre ci sono i milioni di tasse e multe non pagate e sulle quali si sono costruite le carriere politiche di tanti galoppini». L’esponente di opposizione, inoltre, chiama in causa un’annotazione dei revisori dei conti per contestare l’idea di un project financing sui parcheggi: «C’è un dato singolare nella relazione del collegio: l’unica nota positiva è l’incasso dai parcheggi e dalle multe, ma puntualmente pensiamo bene regalare a una società siciliana l’unica cosa che funziona». Per dare più forza alle sue accuse sugli scarsi risultati raggiunti da questa amministrazione, Santoro fa riferimento al piano delle performance «in cui si ammette che gli obiettivi non vengono raggiunti», sottolinea.

Il capogruppo di “Mai più”, Luca Cipriano, si allinea «alle perplessità espresse da Preziosi e Santoro. Non c’è stato nessun miglioramento della città». L’esponente di opposizione, inoltre, fa un passaggio anche sulle ultime vicende politiche, lasciando all’Aula la sua considerazione personale sul trasformismo: «La maggioranza si allarga perché qualcuno viene folgorato sulla via delle regionali. C’è chi saltella con molta simpatia, ma è un peso di cui ci si libera. La chiarezza in politica va sempre rispettata. Non rispetto chi si siede a destra e sputa veleno a sinistra, poi si sposta a sinistra e sputa veleno a destra». Giudizio negativo sul Consuntivo viene espresso anche da Nicola Giordano (Laboratorio Avellino): «Rimaniamo saldi sulla nostra posizione di opposizione responsabile. Faccio gli auguri a De Caro per aver acquisito un’ulteriore pedina nello scacchiere».



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