Il medico di base è obbligato a fare le visite a domicilio? Ecco le regole che non conosci, ma devi sapere

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Ecco tutte le norme che dobbiamo conoscere nei rapporti con il medico di base: è obbligato a fare visite a domicilio? 

Per tutto quello che riguarda la nostra salute, il medico di base è il nostro primo approccio alla cura; ci conosce da tempo, conosce la nostra storia familiare e sa bene come indirizzarci. È un ruolo molto importante in cui entra in gioco anche la fiducia perché è sicuramente il medico che fa una prima diagnosi partendo dalla nostra storia sanitaria.

medico e paziente (ilciriaco.it)

Il suo compito principale è sicuramente fare da tramite con le strutture e gli specialisti del Servizio Sanitario, ci indirizzerà verso il medico giusto per il nostro problema ma è importante il suo ruolo anche nella prescrizione dei farmaci e la prevenzione: il medico di base ci consiglia controlli con accertamenti diagnostici come l’ecografia, gli esami del sangue e visite specializzate di controllo.

Il medico di base è obbligato a effettuare visite a domicilio ai suoi pazienti?

Quante volte ci sarà capitato di stare male, magari con la febbre alta e chiedere aiuto al medico chiedendo una visita domiciliare? Sicuramente almeno una volta, ma non sappiamo se il medico sia obbligato a fare questo servizio. Anche un medico di base ha delle regole a cui deve attenersi, vediamo insieme quali sono i suoi obblighi di legge nei confronti del paziente.

In realtà non esistono apposite leggi su questa materia specifica quindi, per capire quali siano gli obblighi del medico di base, bisogna fare riferimento agli accordi nazionali dei sindacati dei medici.

Lo studio medico deve essere aperto 5 giorni a settimana e deve rispettare due fasce orarie mattutine e pomeridiane; il lunedì deve sempre essere compreso. La quantità di ore deve essere congrua rispetto al numero degli assistiti, in modo che sia sempre possibile occuparsi in modo efficiente dei pazienti: da 5 ore per 500 assistiti a 15 per più di 1500 pazienti.

Per quanto riguarda le visite domiciliari il medico non può rifiutarsi di effettuarle in presenza di eventi eccezionali come l’intrasferibilità del paziente o l’immobilità evidente. Le visite vanno svolte in giornata, se richieste entro le 10, dopo questo orario verranno effettuate il giorno successivo.

Qualora ci si accordi con il medico di base per una visita domiciliare senza che il paziente sia nelle condizioni che abbiamo detto, la visita dovrà essere retribuita. Certo è il medico che, in base a quanto descritto sulla salute del paziente, deciderà se sia il caso di fare la visita domiciliare ma un eventuale rifiuto, se le condizioni di non trasferibilità sono reali, può far scattare sanzioni amministrative e anche penali.



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