Il liceo “Mancini” ritorna a casa sua, Gianfelice: “Una grande emozione” – IL CIRIACO

0
158


Biancardi_

Avellino – «Sono emozionato». È questo il primo commento di Domenico Biancardi dopo aver visitato questa mattina il “Mancini” di via De Conciliis, per un breve incontro con la dirigente, i docenti e gli allievi impegnati con la Maturità. Lo storico liceo è finalmente ritornato nella sua sede dopo tre anni difficili, come ricorda la dirigente Paola Anna Gianfelice, ma lo ha fatto in un momento particolare per il Paese e ha dovuto subito fare i conti con le norme di sicurezza anti-contagio.

«Condividiamo l’emozione del Presidente che è la stessa del collegio dei docenti e di tutto il personale scolastico dopo tre anni di grosse difficoltà – dichiara Gianfelice. Il rientro è coinciso con questo momento molto difficile per le scuole e tutto il Paese. Ora il problema è quello di riorganizzare gli spazi ai sensi dei nuovi protocolli. Sono problematiche scottanti – ammette. In questi giorni sentiamo tante indicazioni e ritengo che sarà difficile trasformare le scuole nei triage ospedalieri. La prevenzione andrebbe fatta prima nei presidi sanitari, chiedendo ad alunni e famiglie una certificazione e la verifica che ci garantisca la prevenzione del contagio. Poi all’interno delle scuole noi possiamo mantenere un ottimo standard igienico-sanitario, ma non possiamo pensare di prevenire il contagio da virus distanziando i ragazzi di un metro o due. Abbiamo visto come il contagio sia andato ben oltre anche all’interno delle strutture ospedaliere dove c’erano delle professionalità e anche sistemi di protezioni molto più elevati».

La dirigente non nasconde come il “Mancini” potrebbe avere bisogno di nuovi spazi proprio in virtù delle normative sui distanziamenti. «Se il Ministero ci venisse incontro per garantirci una distribuzione migliore degli alunni e quindi ridurre i numeri nelle classi, sarebbe meglio».

Il presidente della Provincia, Domenico Biancardi, sottolinea come la riapertura del “Mancini” non fermerà le attenzioni di Palazzo Caracciolo verso l’istituto. «Adesso dobbiamo continuare – spiega. Come sono arrivato la prima richiesta della dirigente è stata quella di non fermarmi e quindi noi, insieme al consiglio provinciale, speriamo di impegnare ulteriori somme nel bilancio prossimo, ma contemporaneamente cercheremo di affidare alle imprese i lavori che dobbiamo fare. È una struttura bellissima, l’abbiamo subito messa in sesto».

La riapertura del “Mancini” non deve essere considerata come una vittoria della gestione Biancardi perchè «non c’era nessuna gara da fare – sottolinea il Presidente. La Procura ha avviato un percorso per mettere in sicurezza questo immobile e ovviamente non era una gara per tenere chiusa o aperta la struttura. Anzi, come ho più volte detto, c’è stata una collaborazione con la Procura per raggiungere un risultato. Come Provincia abbiamo dimostrato di mettere fondi per recuperare ancora di più la struttura sul piano della sicurezza. Ciò significa che, nonostante il dissequestro, continueremo ad impegnarci per i nostri figli e per una struttura che non è solo di Avellino perché qui vengono tutti dalla provincia».

Stesso impegno, però, verrà riservato anche agli altri istituti. «Oggi mi trovo qua perché il “Mancini” è il simbolo della provincia di Avellino e dopo quello che abbiamo fatto siamo qui per dare la nostra presenza e aiutare docenti e dirigenza a continuare su questo percorso – spiega Biancardi. Anche per le altre strutture ci sono progetti in corso che verranno finanziati quest’anno. Nel prossimo bilancio vedrete gli ulteriori impegni che assumeremo per le scuole non solo di Avellino, ma di tutta la provincia».



Source link

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here