Volge un 2020 particolare per tutti, anche per il calcio. Sicuramente non è stato facile per l’Us Avellino, specie con i tanti infortuni e casi covid che hanno falcidiato la rosa.
Un 2020 chiuso con un terzo posto in classifica (seppur a pari merito con altre quattro squadre) e con la speranza che il 2021 possa essere decisamente più facile da gestire per mister Piero Braglia.
In un anno complicato, ci sono state diverse buone partite, qualcuna ottima, ma anche alcuni tonfi rumorosi. Il più grande del 2020 (considerando anche la parentesi di inizio anno quando al timone c’era Ezio Capuano) è stato sicuramente quello avvenuto una decina di giorni fa a Bari.
Una partita e un risultato (4-1), che resteranno ancora per un bel po’ impressi nella memoria dei tifosi biancoverdi. Probabilmente dal punto di vista del gioco non è stata la peggiore (il fondo, probabilmente, lo si è toccato più volte, sia con Capuano nella parentesi delle 7 partite senza vittoria, sia con la Virtus Francavilla dove la squadra di Braglia è sembrata non scendere nemmeno in campo), ma vista la rivalità tra tifosi, e visti anche i 4 gol presi in un solo tempo, era difficile se non impossibile scegliere un’altra partita.
Quattro reti incassate in maniera rocambolesca, con errori individuali indicibili e con i reparti totalmente scollegati tra di loro. Tanto hype creato prima della partita, anche da parte dello stesso Braglia che alla vigilia del match, in conferenza, aveva detto “possiamo giocarcela con tutti”. Invece la concentrazione non c’è stata, e i 4 gol presi in appena 27′ (dal 14′ al 41′ del primo tempo) dicono tutto.
Le occasioni create ci sono state, concretizzate però poi soltanto nel finale da un gol di Bernardotto in pieno recupero che di certo non ha reso meno amara la debacle del San Nicola. La speranza è che una partita del genere, ancor di più contro un avversario così sentito, non si riveda nel 2021.
Fonte foto: Pagina FB ufficiale SSC Bari
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