I ritmi di Eugenio Bennato di scena a San Potito

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Sono i ritmi mediterranei di Eugenio Bennato ad essere i protagonisti il 9 settembre, in piazza Libertà, a San Potito. Un percorso, quello di Bennato, sempre strettamente legato ai ritmi meridionali, dalla Nuova Compagnia di Canto Popolare a Musicanova. Fino al progetto “Taranta Power”. Da Brigante se more (1980) a Taranta Power (1998), da Che il Mediterraneo sia (2002) a Sponda sud (2007) a Questione meridionale (2011), da Canzoni di Contrabbando (antologia 2016) a “Da che Sud è Sud” ( 2017). Un itinerario che approda al tour “W chi non conta niente”, tra frontiere e migranti. “W chi non conta niente” nel segno di confini, migranti e un’umanità da raccontare. Bennato rende omaggio a quegli esseri umani la cui terra viene martoriata, costretti a lasciare la propria terra. Un omaggio che si carica di un valore forte in un momento in cui la popolazione afgana è vittima di violenze, dopo l’avvento al potere dei Talebani. «”W chi non conta niente” parla di emigrazione – racconta Bennato – e nasce da una scintilla inconscia che vuole evidenziare la capacità degli ultimi di farsi sentire. E proprio a chi non conta niente, a chi non sale sul carrozzone dei vincitori, del business, dell’universo nord-occidentale, a chi sta dall’altra parte, è dedicata la canzone che continua a navigare e non può essere fermata».


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