I Moscati di Santa Lucia di Serino, a Benevento a confronto sullo studio di De Biase

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Si fa ricostruzione attenta dei “Moscati di Santa Lucia di Serino” il volume di Ottaviano De Biase, Delta 3 edizioni, frutto dei lunghi anni di studio dedicati alla famiglia del santo. Il volume sarà presentato il 4 maggio, alle 18, al Club House La Fagianella a Benevento. Interverranno Clemente Mastella, sindaco di Benevento, Ottaviano Vistocco, sindaco di Santa Lucia di Serino, Riccardo Derna, delegato Oessg. Relazionerà Emanuela Sica, scrittrice e Cesare Mucci, studioso di storia beneventana. Le conclusioni saranno affidate all’autore Ottaviano De Biase. Modererà Francesco Morante, presidente Archeoclub di Benevento. L’incontro è promosso dall’Archeoclub di Benevento e dall’Ordine Equestre Santo Sepolcro di Gerusalemme

De Biase ripercorre le origini del casato, a partire dal nome legato al termine arabo siculo ‘Muscat’ che significa Sinagoga e ai suoi più antichi rappresentanti, Salvatore, castellano di Rodi (1110) e Federico, falconiere di Federico II (1239) con una forte presenza dei Moscati nella Spagna del ‘400. Decisivo si rivelerà, poi, l’arrivo nella Valle del Sabato, al seguito dei funzionari aragonesi, di oltre settanta famiglie di origine ebraica, dopo l’espulsione dalla Spagna. E’ il 1510 l’anno in cui il nome Petrus Muscato compare per la prima volta in un atto notarile, autore del restauro della Torre di Rivottoli di Serino. E’ poi la volta di Marco Muscato (Moscati), figlio di Petrus (Pietro), Rettore responsabile nel 1520 della chiesa di Santa Lucia, padre di Giovan Pietro, che dedicherà gli ultimi suoi anni di vita all’insegnamento, istituendo la prima scuola privata di grammatica e latino, presso il Venerabile Hospitale Santa Maria Annunziata di San Biagio.

“I Moscati appaiono in scena – scrive Emanuela Sica nella postfazione – anche durante le rivoluzioni del 1799 e del 1820-1821. Colui che scrisse un’interessante pagina di storia fu il giacobino Domenico Moscati. Egli nacque a Santa Lucia di Serino, Rione San Rocco, il 26 febbraio 1768, da Francesco e Prudenza Sparano. Pur essendo amico e coetaneo del borbonico Costantino De Filippis, nel 1792 aderì agli ideali giacobini, cari a molti giovani napoletani eruditi e ad altrettanti giovani della sua stessa Santa Lucia di Serino e paesi limitrofi”. Tanti i personaggi che sfilano tra le pagine, da Gennaro, affiliato alla carboneria, che partecipa ai moti del ‘20-‘21 e sarà deputato provinciale al magistrato Francesco Moscati, nato il 12 ottobre 1836, papà del santo Moscati. Giudice al tribunale di Cassino, Presidente del tribunale di Benevento, Consigliere di Corte d’appello, prima ad Ancona e poi a Napoli, il 23 febbraio 1868 sposerà Rosa De Luca, figlia di Raffaele e Paolina Farinola. Otto i fratelli di Giuseppe, Gennaro, le gemelle Maria e Anna,  lo sfortunato Alberto, tenente di artiglieria, caduto da cavallo durante una parata militare, Marianna, Anna, Giuseppe Maria Carlo Alfonso ed Eugenio

Uno studio, quello di De Biase, che si conclude con il ritratto del santo Moscati, nato il 25 luglio del 1880, pronto a laurearsi in medicina e a dedicare la sua vita agli altri, legando per sempre il suo nome a quello di Santa Lucia che ha trasformato la sua casa in un museo. Sarà canonizzato da Papa Giovanni Paolo II nel 1987

 


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