I Magnifici Sette, Gargani: “Era una classe dirigente che ha combattuto per il Sud. Oggi il deserto”

0
10


“Era una classe dirigente meridionale che ha combattuto per il Sud, per la Costituzione, per valori oggi respinti. Oggi ci troviamo di fronte a una classe dirigente diversa che vuole contestare questi valori. Ma pensare di dimenticare il Mezzogiorno, abbandonare la Costituzione e spezzare l’Italia nella sua unità fatta con grande sacrificio è un delitto. Quei valori dovrebbero continuare a ispirare la classe dirigente, se c’è”. E’ una riflessione amara che Giuseppe Gargani ha consegnato questo pomeriggio alla platea del convegno organizzato all’Hotel de la Ville per la presentazione del libro “Li chiamavano i Magnifici Sette”.

Un libro che celebra gli 80 anni dalla nascita della Democrazia Cristiana e racconta “verità e leggende della Dc irpina che arrivò a governare l’Italia”. A moderare l’incontro il direttore del Corriere dell’Irpinia Gianni Festa.

Sulla questione morale e sul recente arresto dell’ex sindaco Gianluca Festa, Gargani si è detto addolorato: “Avellino si è sempre distinta su questo piano. Mi dispiace molto, spero che i Comuni possano riprendere le loro funzioni, che si tratti di questioni marginali che non investono la comunità. Mi auguro che ci sia un chiarimento politico su quello che è stato fatto e su quello che si vuole fare”.

“Io non so dove è il centro, né a sinistra, né a destra… ma non c’è. Io invoco il centro. Ci potrebbe essere un centro ad Avellino, lavoro per questo, speriamo che ci possa essere un barlume per individuare una strategia per la citta”.

Al tavolo dei relatori anche l’ex governatore della Regione Antonio Bassolino: “Quello dei magnifici sette è stato un periodo importante della storia di Avellino, io sono stato qui a fare il segretario del Pci, fu Giorgio Amendola a volere che facessi esperienza qui tra  i contadini, convinto che mi avrebbe fatto bene. Li ho conosciuti tutti i magnifici sette. Ci siamo confrontati, abbiamo avuto momenti di conflitto e di costruzione. Ma siamo riusciti sempre a contenere il conflitto entro un certo limite. Poiché quando si supera questa soglia il conflitto diventa un problema. Ci si rincorreva nelle piazze per i comizi, ricordo una sera a Bisaccia, io parlavo nella piazza, De Vito al cinema. Con Gargani, Bianco abbiamo condiviso tante esperienze, sono stati anni importanti per la mia formazione politica. È una terra alla quale sono molto legato. Poi c’è stato il sisma del 1980. Ero segretario regionale ma la notte arrivai in Alta Irpinia e lì sono cambiate tante cose”.

Sulla questione morale Bassolino si dice “molto dispiaciuto per la provincia di Avellino. È importante che la magistratura faccia la sua parte, bisogna avere fiducia nella magistratura. Il quadro che viene fuori è di grande preoccupazione. L’augurio è che nei Comuni in cui si va a votare ci sia da parte di tutti i candidati un atteggiamento di grande serietà, bisogna ricostruire la fiducia nella politica, la politica deve essere al servizio dei cittadini. Da questo punto di vista la campagna elettorale sarà un termometro”.


Post Views: 41



Source link

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here