I consigli dello “Zio” e il suo mese d’oro: Gori si prepara al decollo

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Con tre gol nelle ultime due partite, Gabriele Gori sta vivendo un momento magico e ha tutte le intenzioni di prolungarlo.

Cresciuto da golden boy nel settore giovanile della Fiorentina, dopo anni difficili l’attaccante biancoverde vuole dare una svolta alla sua carriera e sa di poterlo fare ad Avellino.

Il numero 35 dei lupi intende decollare e, nel giro delle prossime gare, può diventare a tutti gli effetti il riferimento principale della squadra di Pazienza. Sfruttando magari due fattori: i consigli dello “Zio” e il suo mese d’oro.

Gori, l’amore per Sara e i consigli dello Zio

Lo “Zio” in questione – per Gori – è esattamente Beppe Bergomi, campione del mondo con l’Italia nel 1982 e storico capitano dell’Inter, che della punta biancoverde è però il… suocero. Da circa sette anni, infatti, Gori è felicemente fidanzata con Sara, figlia dell’ex calciatore e attuale opinionista di Sky Sport.

Da sempre il giovane attaccante e lo “Zio” hanno un ottimo rapporto, fatto di stima, qualche viaggio insieme dalla stazione e consigli. Come riconosciuto da entrambi nel corso degli anni, infatti, i due parlano anche di calcio e Bergomi – da ex difensore – spesso gli dà qualche suggerimento.

Ai tempi del Cosenza, inoltre, lo “Zio” presenziò al derby con la Reggina per sostenere il genero. Chissà che non possa succedere anche al “Partenio-Lombardi”, ora che Gori si appresta a prendersi il lupo.

Ottobre, mese d’oro

Nel suo desiderio di conquistare l’Avellino e diventarne il leader, Gori può contare anche su un altro fattore: il mese d’ottobre. Dei ventotto gol da lui realizzati da professionista, infatti, nove sono arrivati nel corso di questo mese, ossia il 31%

Numeri davvero importanti, che testimoniano la bontà dell’impatto che Gori riesce ad avere in generale sulle stagioni. Prima di raggiungere lo step successivo, quello della continuità, l’attaccante dei lupi deve ora sfruttare questo periodo propizio.

Nel corso di questo mese, l’Avellino avrà ancora quattro partite: contro Casertana, Monterosi, Cerignola e Catania. Consolidare la tradizione stavolta può valere qualcosa in più. C’è in palio la leadership tecnica del nuovo Avellino. Una leadership da conquistare a suon di consigli (dello “Zio”) e gol.



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