Grande emozione per l’esposizione della Madonna del latte in Vaticano

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Grande emozione per l’esposizione nella Basilica di San Pietro in Vaticano della Madonna del Latte, l’effigie proveniente dal Museo abbaziale di Montevergine, raffigurante la Madre di Dio nell’iconografia ricorrente tardo bizantina della Galaktotrophousa, Colei-che-nutre-con-il-latte, nell’atto di porgere il suo seno scoperto al Bambino per il suo nutrimento. La Madonna è rivestita di un abbigliamento imperiale e con la testa cinta dalla corona. Ai piedi della Vergine è raffigurato un monaco vestito di bianco: in lui si riconosce la lunga storia della comunità monastica benedettina.

La presenza dell’antica immagine vuole essere un ringraziamento dei benedettini a Papa Francesco che ha concesso il dono della celebrazione del giubileo verginiano, che si concluderà a Pentecoste 2024. “Per tutta la Comunità monastica di Montevergine – spiega Padre Riccardo Guariglia – è una gioia molto grande poter offrire alla venerazione del Santo Padre e di tutti i fedeli presenti nella Basilica Vaticana alle Celebrazioni della Santissima Madre di Dio una rappresentazione molto antica della Vergine col Bambino custodita presso il Museo abbaziale”. Guariglia spiega come “Questa “Madonna del latte si presenta ai nostri occhi come immagine di struggente e popolana bellezza pur nella solennità della posa e nella ricchezza dell’ornamento, ed è capace di tradurre per noi, come lo è stato per tutti i nostri antenati, in un linguaggio immediato e universale l’impenetrabilità del dogma. È l’ immagine di un miracolo quotidiano e condiviso, quello della nascita e della crescita, pieno di emozione e di stupore, eppur non esente da rischi e pericoli, come lo furono la venuta al mondo e la prima infanzia del Signore. Possiamo pensare, guardandola, a quanti sguardi lungo i secoli di mamme, riconoscenti o supplichevoli, si saranno levati nei secoli verso di lei e quante mani tremanti avranno sollevato al suo cospetto pargoli in fasce, implorando su di essi la divina protezione”.

Nella solennità della Madre di Dio è il papa a sottolineare il ruolo cruciale di Maria, ‘cattedrale’ di Dio: “Oggi il Vangelo ci svela che la grandezza di Maria non consiste nel compiere qualche azione straordinaria; piuttosto, mentre i pastori, ricevuto l’annuncio dagli angeli, si affrettano verso Betlemme, lei rimane in silenzio. E’ un bel tratto il silenzio della Madre. Non si tratta di una semplice assenza di parole, ma di un silenzio colmo di stupore e di adorazione per le meraviglie che Dio sta operando”.

Maria  contempla nel silenzio il Figlio, citando p. Turoldo: “Così è Madre non solo perché ha portato Gesù in grembo e lo ha partorito, ma perché lo mette in luce, senza occuparne il posto. Starà in silenzio anche sotto la croce, nell’ora più buia, e continuerà a fare spazio a Lui e a generarlo per noi… Cattedrale del silenzio: è una bella immagine. Col suo silenzio e la sua umiltà, Maria è la prima ‘cattedrale’ di Dio, il luogo in cui Lui e l’uomo possono incontrarsi”.

Ed un pensiero a tutte le mamme: “Ma anche le nostre mamme, con la loro cura nascosta, con la loro premura, sono spesso magnifiche cattedrali del silenzio. Ci mettono al mondo e poi continuano a seguirci, tante volte inosservate, perché noi possiamo crescere. Ricordiamoci questo: l’amore non soffoca mai, l’amore fa spazio all’altro. L’amore ci fa crescere”.


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