Giordano: “Montanile dovrebbe dimettersi. E’ entrato in Aula grazie ai voti della lista” – IL CIRIACO

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Nicola Giordano

Avellino – La decisione di Carmine Montanile di ritornare nell’area che fa capo a De Caro e Petitto sta producendo, inevitabilmente, delle reazioni negative da parte dell’opposizione, soprattutto quella che fa capo a Luca Cipriano a sostegno del quale si era candidato nel 2019. Ancor più dura è la posizione di Laboratorio Avellino, lista ispirata da Maurizio Petracca, e nella quale Montanile è risultato eletto. «Non si può essere maggioranza e opposizione contemporaneamente», tuona il capogruppo Nicola Giordano contro la decisione di Montanile di non lasciare Laboratorio Avellino.

«Ha realizzato una sua posizione che di politico non ha nulla, è un ibrido. Le decisioni, rispettabilissime, vanno consumate fino in fondo. Non si può stare con i classici due piedi in una scarpa. La sua posizione è inutile per la maggioranza, a cui lui si è iscritto, e diventa imbarazzante per la minoranza che vuole vedere gli eletti all’interno dell’opposizione svolgere il proprio ruolo. Questo è quello che la città ha consegnato a ma e a lui. E’ troppo comodo definirsi esclusivamente dei consiglieri, bisogna decidere se essere maggioranza o minoranza. La politica ha bisogno di chiarezza negli atti e Montanile non la sta facendo». Al suo collega di gruppo, quindi, chiede di chiarire la sua collocazione in Aula in maniera netta, ma aggiunge: «Laddove avesse una diversa posizione rispetto a quella che gli hanno dato gli elettori, dovrebbe trarne le conseguenze, non uscendo ed entrando in un altro gruppo, ma dovrebbe dimettersi. Lui è stato eletto in una lista».

Per Nicola Giordano, quindi, o Montanile decide di essere opposizione o deve lasciare lo scranno di consigliere comunale, mentre non verrebbe accettato quanto accade nel gruppo del M5s con i due consiglieri eletti divisi tra maggioranza e minoranza. «Montanile sta bissando lo stesso equivoco che vivono i 5 Stelle, ma noi non accetteremo una cosa del genere, gli chiederemo chiarezza nei riguardi dei nostri elettori perché gli elettori di Montanile sono stati i nostri elettori. Ricordo a lui che si votava con due preferenze e non con una, quindi se immagina di spostarsi, allora si contasse i suoi e si portasse soltanto i suoi. Scoprirebbe che sono pochi – sottolinea Giordano. Per questo gli consiglio di valutare in maniera molto serena la sua responsabilità, scindendo la valutazione regionale da quella comunale. A me compete ragionare sulla città. Ognuno è libero di fare le sue scelte, ma le deve fare tenendo conto della gratitudine. Lui, in questo momento, risulta molto ingrato nei confronti di un progetto politico».

La posizione invece scelta attualmente da Montanile, ovvero di rimanere nel gruppo di Laboratorio Avellino, ma guardano all’altro lato dell’Aula, come conferma la presenza alla sua conferenza stampa di sindaco, vicesindaco e buona parte della maggioranza consiliare, starebbe dando vita a una posizione che Giordano definisce «un ibrido, né maggioranza né opposizione. Una posizione che non ha né dignità politica né coerenza e soprattutto il coraggio delle azioni. Se decide di aderire una posizione diversa da quella che gli hanno consegnato gli elettori, in maniera serena deve valutare di dimettersi perché è stato eletto in una lista. Ricordo a lui che si votava con due preferenza e solo per un caso molto fortuito lui si ritrova consigliere comunale, perché è stato eletto per soli tre voti in più. A distanza c’è un’intera lista che ha concorso insieme a lui a un risultato importante che non è di Montanile, ma dell’intera lista».



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