Sono diverse le persone che possono ritrovarsi con la giacenza media ISEE alta, pur avendo venduto la casa. Vediamo come fare in questo caso
Quando si parla di DSU e di far quadrare i conti per l’economia domestica, le questioni da affrontare sono sempre tante e complicate. In taluni casi, di solito, ci si affida a persone maggiormente esperte, come commercialisti o chi, comunque, si occupa di contabilità e di fisco. Alcune volte, però, anche il web può aiutare ad arrivare alla soluzione ricercata, senza perdere troppo tempo nel recarsi negli uffici adibiti a determinate situazioni.
Sono diversi, infatti, gli utenti che domandano su alcuni forum o siti dedicati alla contabilità come risolvere determinate situazioni. In un caso, in particolare, sembra vi sia bisogno di maggiore chiarezza, si tratta di quando la giacenza media dell’ISEE non diminuisce neppure quando una persona ha venduto la sua casa. Questa attività ha, ovviamente, fatto oscillare i movimenti sul conto, quindi potrebbe essere necessario intervenire per poter correggere tale andamento.
Questa casistica può avvenire a chi nella compilazione della DSU adatta all’ISEE del 2023 si ritrova con un saldo maggiore della giacenza media. Una persona si può trovare ad incassare l’anticipo della vendita della casa nel 2021, per poi venderla definitivamente nel 2022. Dopodiché, potrebbe utilizzare questi ultimi fondi per acquistarne una nuova. In questa casistica, viene rilevato il saldo, dato che è più alto a confronto della giacenza media.
Come risolvere la questione
Nel caso in cui, come scritto nelle istruzioni relative alla DSU, la differenza fra il saldo e la giacenza media è di tipo positivo, allora si rileva il saldo, mentre nel caso contrario andrà rilevata la giacenza media. Questo tipo di normativa è stata creata per far sì che non avvengano operazioni di svuotamento del conto a fine anno, le quali non restituiscono la reale situazione del patrimonio.
Se nello stesso anno avvenissero sia una vendita che un acquisto, potrebbe succedere che il saldo risulti più basso della giacenza media, per via del periodo intercorrente fra ambo le operazioni.
In questo caso, però, è necessario compilare un’apposita sezione riguardante la DSU, andando a segnalare l’avvenuto incremento del patrimonio mobiliare e immobiliare. Ai fini ISEE, quindi, varrà il saldo a fine anno pur se più basso. Non risulta, quindi, che si possa fare in maniera contraria, ossia che in relazione all’anno in cui si è venduta la casa, l’ISEE risulterà più alto.
