Futuro Scandone, situazione ancora in stand-by – IL CIRIACO

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Passate le feste, domani la S.S. Felice Scandone tornerà sul parquet per affrontare Sant’Antimo nella quinta gara di campionato. Per il momento il rendimento della squadra di coach Gianluca De Gennaro è stato più che soddisfacente, con una sconfitta e tre vittorie nei primi quattro incontri stagionali. Un rendimento che, di fatto, ha azzerato i 6 punti di penalizzazione con i quali i biancoverdi erano partiti.

Un altro match, sicuramente ancora più importante, si giocherà nei prossimi giorni fuori dal campo. Infatti è ancora incerto il futuro della Scandone, che ha da saldare un debito pari a circa 22.5 milioni di euro derivanti dalla gestione di Giannandrea De Cesare.

Come ormai noto, la società ha chiesto una riduzione dei pagamenti ai creditori: ai cosiddetti privilegiati fino al 30%, a tutti gli altri addirittura fino al 20%. Tra questi ultimi, i cosiddetti creditori chirografari, rientra anche l’AIR.

La società di autotrasporti, partecipata al 99% dalla Regione Campania, aveva trovato una base di accordo con la Scandone lo scorso luglio per una riduzione fino al 50% del debito, pari a 639.105,12 euro. Oggi la cifra proposta dal club biancoverde è invece ben più bassa: se i calcoli non sono errati si tratterebbe di 255.642,05 euro. L’AIR, e dunque la Regione Campania, accetterà una proposta così la ribasso?

Difficile capirlo. I legali della Scandone, da quanto appurato, avrebbero inviato la proposta poco prima delle feste natalizie. Il responso da parte dell’AIR, però, ancora non è arrivato. Secondo quanto raccolto l’amministratore Anthony Acconcia non avrebbe ancora visionato le carte, cosa che dovrebbe accadere al termine di questa settimana.

L’unico elemento che è dato sapere ad oggi è che, da quel che trapela da fonti AIR, non avrebbe fatto particolarmente piacere una proposta così al ribasso dopo aver trovato un accordo ben diverso appena 6 mesi fa. Se questo, però, inciderà in maniera marcata sulla risposta da parte della società di autotrasporti non è ancora dato saperlo. Restano ancora diversi quesiti irrisolti, come scritto già il 21 dicembre: “L’AIR SPA, società partecipata al 99% dalla Regione Campania, nella figura del suo amministratore unico Anthony Acconcia potrebbe accettare una proposta così al ribasso? E perché si sta provando a salvare disperatamente la società biancoverde: solo per una questione di storia e di affezione o si sta cercando di prendere semplicemente tempo?“.

Domande alle quali, chissà, magari inizieremo ad avere risposte a giorni. Anche perché, in caso di diniego da parte dell’AIR (o successivamente di qualche altro creditore), la situazione per la Scandone potrebbe definitivamente precipitare, come ammesso anche dal primo cittadino Gianluca Festa qualche settimana fa.



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