Francesco Todisco presidente regionale di Democratici e Progressisti – IL CIRIACO

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Sarà Francesco Todisco a guidare Democratici e Progressisti per la Campania. L’ex consigliere regionale per le Aree Interne prende il testimone da Salvatore Vozza e spiega le ragioni del nuovo impegno dopo la sconfitta alle ultime regionali e  chiama la sinistra a ritrovare l’unità.

“Nei giorni scorsi l’assemblea dei fondatori di Democratici e Progressisti per la Campania mi ha invitato ad assumere la presidenza dell’associazione. Ho riflettuto molto sull’opportunità di accettare. Intanto, perché si tratta di raccogliere, di fatto, il testimone da Salvatore Vozza, dalla sua esperienza, dalla sua saggezza, da una storia esemplare di impegno politico. Senza le sue capacità non saremmo neanche partiti. E, poi, perché ho dentro di me la consapevolezza che la geografia della Sinistra in questo nostro Paese avrebbe bisogno di semplificazione piuttosto che di nuove organizzazioni.  Avrebbe bisogno di ritrovarsi intorno a ragioni comuni, piuttosto che sparpagliarsi intorno a divisioni, il più delle volte incomprensibili a chi ne è protagonista, figurarsi a chi le osserva con stupore. E forse proprio qua sta la ragione di questo impegno e del fatto che abbia accettato: ritrovarci. Con chi ha generosamente fatto vivere l’esperienza di “Democratici e Progressisti” nelle elezioni regionali in Campania; con chi ha creduto nella nostra proposta; con chi non ci ha creduto ma che è consapevole, quanto e come noi, della necessità di rimettere insieme una forza che non si accontenti di dirsi più a Sinistra di qualcuno; con chi, anzi, voglia fare cose di Sinistra con quante più persone è possibile perché più siamo e più siamo utili ad aiutare gli ultimi, ovunque essi siano; con chi condivide i nostri ideali ma non si sente rappresentato da alcun partito; con chi si sente rappresentato da uno dei nostri partiti ma sa che quel partito da solo non va da nessuna parte; con chi in altre regioni d’Italia, penso a Emilia Coraggiosa ma non solo, avverte il nostro medesimo senso in questa ricerca. Ecco questo tema del ritrovarci, questa consapevolezza della necessità di rimettere insieme frammenti che si indignano allo stesso modo, che avvertono, ognuno per sé, la stessa disperazione rispetto a un presente che ci lascia un futuro pieno di incognite e di ingiustizie e che portano dentro di sé la medesima volontà di riscatto, di farcela, di sapere che una speranza da far vivere insieme esiste anche in questo nostro tempo, sono la cifra vera del progetto di “Democratici e Progressisti”. Ho accettato – spiega Todisco in un lungo post su facebook- consapevole che non si tratti di aggiungere una forza competitiva o conflittuale con altre esperienze nel mondo democratico e progressista della nostra regione, ma una forza che aiuti, con l’ambizione dei propri ideali e l’umiltà necessaria, a ricostruire le ragioni che rimettano insieme i “nostri”, la “nostra” parte. Questo approccio vale, anzitutto, nei confronti di Articolo Uno, partito che ho contribuito a fondare e comunità nella quale mi riconosco non solo per esserne un dirigente ma perché penso che in testa a questo partito ci sia una funzione essenziale in questa ricostruzione, se non altro per la figura del suo leader, Roberto Speranza, che con serietà, nelle sue funzioni di Ministro della Salute, è diventato anche naturale punto di riferimento politico per tutti coloro che condividono i nostri ideali. Articolo Uno farà, deve fare, i suoi passi per la ricostruzione di una casa comune del fronte democratico nel nostro Paese. Io sarò lì coi compagni di sempre a fare la nostra e la mia parte per questo obiettivo. L’associazione aiuterà questo processo, sapendo che tanti di noi sono dirigenti di Articolo Uno (fra i fondatori per citarne uno per tutti, c’è il coordinatore nazionale Arturo Scotto che ringrazio per la sua lealtà e la sua generosità in questi mesi così difficili) ma sapendo che Articolo Uno da solo non può farcela. C’è bisogno di chi costruisca ponti fra forze e organizzazioni politiche della nostra parte, ma ancor di più ponti verso tutti coloro che si sentono di Sinistra ma, non senza ragioni, “senza casa”. Non sarà facile, ma credo sia giusto provarci. A partire dalla nostra regione che ha bisogno di collettivi politici pensanti che non vestano i panni dei tifosi ma dicano e facciano le cose necessarie per aiutare la nostra comunità. Un ultimo, e per me importante, pensiero va a chi ha lavorato con passione e impegno per “Democratici e Progressisti” in Irpinia. Dietro il risultato elettorale complicato e ottenuto a mani nude e con enormi sacrifici c’è un gruppo dirigente vero. Fatto da passioni esperte e da energie giovani, da amministratori sensibili e da cittadini che conoscono il valore della politica. Questo tempo di Covid ha reso impossibile i nostri incontri. So che ci siete tutti e che tutti avete voglia di far politica. Questa sfida serve anche a tutelare questo patrimonio di costruzione di classe dirigente di grande qualità a cui forse tengo più che a tutto il resto. Nei prossimi giorni troveremo il modo per vederci “a distanza” per continuare sul solco tracciato in questi mesi e per organizzare anche da noi l’associazione”.

 



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