Fortini: dimensionamento, situazione drammatica se dovessimo perdere al Tar. Sul centro autismo: dall’Asl maggiori garanzie

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“Sostenere una formazione terziaria che risponda alle esigenze delle imprese e garantisca lavoro ai ragazzi”. E’ la sfida che lancia l’assessore regionale all’istruzione Lucia Fortini. L’occasione è offerta dalla Borsa Mediterranea della formazione e del lavoro che approda ad Avellino. Questo pomeriggio al Polo Giovani il confronto su criticità e opportunità degli Its. “L’istruzione tecnica superiore – spiega Fortini – non è molto conosciuta. Le famiglie la confondono con la formazione professionale mentre si tratta di una formazione post diploma tagliata su esigenze delle imprese. Gli stage vengono effettuati direttamente nelle imprese, che conoscono i ragazzi e le ragazze, capiscono chi vale e chi puà integrarsi più facilmente nell’ambiente del lavoro e sono più propensi ad assumere”. Inevitabile il riferimento al nodo dimensionamento scolastico: “Mercoledì ci sarà la prima discussione sul ricorso della Regione al Tar. Sono molto preoccupata, contestiamo anche la costituzionalità della riforma che innalza il tetto per la sopravvivenza delle dirigenze scolastiche. Se dovessimo perdere al Tar dovremmo mettere in conto numerosi accorpamenti mentre vogliamo dare ai territori, in particolare alle aree interne, la giusta attenzione. Quando si accorpano scuole molto lontane da tra loro tante sono le criticità. In tanti dimenticano che il dimensionamento è un fatto amministrativo ma può avere ripercussioni anche in termini di edizilia, con non poche difficoltà per le famiglie da un punto di vista logistico e organizzativo”. Sollecitata sulla questione del centro autismo che rischia di essere gestito da privati spiega come “Quando si tratta di questioni delicate è importante che le decisioni  abbiano maggior convergenza possibile. E’ chiaro che la gestione da parte  dell’ASL offrirebbe maggiore sicurezza sulle competenze del personale e sui percorsi da seguire per i ragazzi in difficoltà”. E sul nodo Piano di zona “E’ evidente che da parte da qualche amministrazione comunale è stata attribuita poca importanza agli interventi nel sociale. Il rischio è che l’ambito territoriale possa perdere risorse a sostegno dei bisogni delle persone”

Bruno Scuotto, presidente delegato alla cabina regia Its Regione Campania spiega come “Oggi è diventata una necessità delle imprese quella di trovare competenze, in una terra ad alto tasso di disoccupazione come questa il paradosso è che si fa fatica a trovare alcuni profili professioni. Gli Its sono percorsi di istruzione che rappresentano una terza via tra la scelta di conseguire laurea e quella di entrare nel mondo del lavoro, uno strumento che consente di entrare dalla porta principale dopo un corso teorico e pratico”. Spiega come il calo demografico “è un problema nazionale, che si avverte con maggiore forza nelle aree interne, l’istruzione tecnica superiore può essere una risposta poichè è un modo di mettere al centro il futuro dei giovani e delle imprese. In Campania sono sedici gli Its, nove di vecchia generazione, sette attivati lo scorso anno. Da questo punto di vista, la Campania è seconda solo alla Lombardia, due sono i corsi di formazione attivati in Irpinia”


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