Focus Bisceglie – Avvio condizionato, attenti alle giocate di Mansour

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Dopo il ko di Francavilla, l’Avellino torna subito in campo per il recupero della gara con il Bisceglie dell’ex Giovanni Bucaro. Finalmente si gioca, dopo che la sfida tra le due compagini è saltata per svariati motivi in un paio di circostanze.

L’avvio di stagione della formazione pugliese è stato sicuramente condizionato da più fattori. L’ammissione al campionato avvenuta a calendari già compilati ha portato la squadra di Bucaro ad entrare in scena diverse settimane dopo rispetto al resto della compagnia. Con una rosa di calciatori da costruire nel giro di poco tempo ed una coesione di squadra da cementare cammin facendo. Come se non bastasse è arrivata poi la spada di Damocle del Covid, che ha stravolto il calendario e costretto i nerazzurri di Puglia ad un tour de force ancor più impetuoso rispetto a quello già di fuoco dell’Avellino.

Nonostante tutto, la partenza di Altobello e compagni non è stata affatto malvagia. La tabella di marcia ha rispettato più o meno le attese, anche se le ultime due uscite hanno lasciato qualche strascico negativo. I pesanti rovesci (entrambi per 0-3) maturati contro squadre del calibro di Catania e Ternana potevano essere messi in preventivo, ma il passivo è stato comunque ampio per una formazione che fin lì aveva subito soltanto un gol a partita. Contro le Fere l’avvio di gara è stato pimpante e sbarazzino. La traversa colta dopo pochi giri di lancette e un’altra grande opportunità sono state però spazzate via dalla potenza dell’avversario.

A livello tattico Bucaro, ex assente al Partenio-Lombardi per la maxi squalifica rimediata dopo i fatti di Catania, ha spesso alternato il 5-4-1 (utilizzato a Terni) con il 4-3-3 (visto con maggiore frequenza in questi primi mesi di stagione). La rosa pugliese, mix tra giovani e navigati della categoria (tra cui l’ex biancoverde Giron), annovera tra le proprie fila alcune individualità niente male. Tra tutti spicca sicuramente Andrea Cittadino, regista e bomber della squadra. Le attenzioni sono ricadute però anche sulle giocate del marocchino Mohamed Mansour. Pescato in Eccellenza, il classe 1995 ha dimostrato fin qui di non soffrire il doppio salto di categoria. Garantendo tanta qualità sulla trequarti offensiva e qualche gol pesante (decisivo nella vittoria con il Palermo e nel pareggio con il Potenza) per la classifica dei suoi.

 





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