Firmato l’accordo tra Asl e Provincia per Case e Ospedali di comunità: “Fine 2025 dovremo essere pronti. Intervento importante per il territorio””

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Firmato l’accordo tra Asl e Provincia di Avellino finalizzato ad accelerare e snellire le procedure tecnico-amministrative per la realizzazione sul territorio irpino di dieci Case di Comunità e quattro Ospedali di Comunità.

L’Azienda Sanitaria Locale ha proposto questa collaborazione all’ente di Palazzo Caracciolo, che si è sin da subito fatto trovare pronto. Il presidente Rizieri Buonopane ha chiarito quale sarà il ruolo della Provincia: “Cureremo, in collaborazione con l’Asl, le conferenze di servizio tra i vari enti coinvolti che sono deputate a rilasciare i pareri per questo tipo di interventi. Sia per la realizzazione degli Ospedali di Comunità che delle Case. I progetti sono stati già predisposti a livello di studio di fattibilità tecnico-economica, quindi la Provincia con la struttura del Pnrr acquisirà immediatamente i pareri“.

Per quanto riguarda le tempistiche: “Sono ottimista e il dottor Ferrante ha messo subito mano alla medicina territoriale. C’è il problema del personale ma il direttore ci sta lavorando e con i fondi Pnrr è possibile imprimere un’accelerata. La struttura di Viale Italia sarà soggetta a un intervento molto più ampio, perché comprenderà sia una casa che un ospedale di comunità“.

Ferrante: “Il territorio va riempito di contenuti. Lavoriamo affinché ognuno faccia la sua parte”

Il direttore generale Mario Ferrante fa il punto sull’importanza di questo accordo: “Questo protocollo serviva per omogenizzare tutte le attività a livello provinciale. Per quanto attiene all’attività progettuale, penso che da qui a breve ci saranno gli appalti per la realizzazione. Su Avellino partirà da subito la C.O.T. – Centrale Operativa Territoriale -, in via degli Imbimbo. Siamo in una fase abbastanza avanzata, naturalmente questa è solo una parte, perché stiamo lavorando al personale da inserire nei distretti. Nel 2025-2026, quando avremo ultimato le strutture e probabilmente saremo in dirittura d’arrivo, dovremo avere già tutto il personale a disposizione, per evitare di perdere tempo in una fase successiva“.

Per i dipendenti e le risorse da appostare: “Solo di infermieri territoriali abbiamo bisogno di circa 300 persone. Le risorse non mancano, il problema è reperire il personale. Molti prendono servizio da noi e non appena viene aperto un bando, ad esempio a Napoli, vanno via. Per alcune strutture vanno apportate solo delle modifiche, mentre per altre c’è bisogno di interventi ad hoc“.


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