Festa: “Le strisce colorate restano lì. Strano che il Mit guardi solo ad Avellino…” – IL CIRIACO

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Avellino – «Ogni tanto vengono riportate notizie imprecise». Il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, prova a mettere ordine sulla vicenda delle strisce colorate di via Matteotti, divenuta ormai di dominio nazionale tanto da far interessare anche il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Quelle strisce dovranno essere rimosse secondo il Mit, ma il primo cittadino la pensa diversamente. «La mattina apro i giornali per vedere cosa è stato scritto a mia insaputa e anche degli stessi organismi che vengono riportati – spiega Festa. La notizia che si è diffusa stamattina è imprecisa, non dico falsa, e noto un certo atteggiamento nei confronti di questa amministrazione che non ci scalfisce. Le strisce rimarranno lì e vedremo cosa accadrà», annuncia il sindaco Festa ribadendo come la notizia sia «parzialmente imprecisa e infondata. Il Comune non ha ricevuto quello che viene riportato anzi sarei curioso di capire perché vengono riportate queste notizie, dando una lettura che non è riscontrata dai fatti e dalla realtà».

Secondo il primo cittadino, quindi, al Comune non sarebbe stato ancora notificato il verbale in questione. Ma il sindaco solleva si sofferma anche sulle attenzioni rivolte dal Mit alle strisce colorate del capoluogo. «Sarebbe clamoroso che solo ad Avellino sia stata richiesta la rimozione delle strisce cosiddette “enjoy”. In tutta Italia ci realizzano, ma il Mit non se n’è occupato – sottolinea Festa. Sarebbe tutto un po’ sospetto. Attendiamo con fiducia». Intanto il primo cittadino annuncia la volontà di volersi confrontare anche con i suoi colleghi sindaci che hanno già realizzato in passato le strisce colorate nei propri Comuni. «Coinvolgeremo anche i nostri colleghi primi cittadini. Qui non c’è una battaglia politica o una vicenda locale, ma una questione nazionale: o le strisce possono essere realizzate in tutta Italia o vanno rimosse in tutta Italia. E il Ministero poi dovrebbe spiegare».

Sullo sfondo delle vicende cittadine, continua a tenere banco la decisione dell’amministratore unico dell’Alto Calore, Michelangelo Ciarcia, di candidarsi alle elezioni regionali senza, però, lasciare la guida dell’ente. Decisione che potrebbe chiamare l’assemblea dei soci a valutare il suo futuro in Acs. «La scelta è in capo ai sindaci, come ha ribadito anche il Presidente della Provincia, Biancardi (leggi qua). Il Comune di Avellino ha espresso in tempi non sospetti la propria posizione sull’esigenza del cambio al vertice – ricorda Festa. Auspico che ci siano altri primi cittadini che la pensino come noi soprattutto alla luce di questa scelta, anche perché abbiamo sempre affermato il principio della distinzione tra i ruoli». Secondo Festa, ma come già detto anche da Biancardi, una candidatura alle regionali di Ciarcia non sarebbe eticamente compatibile con il suo attuale ruolo. «Chi vuole occuparsi di enti pubblici, in particolare di Alto Calore, non può fare politica – spiega Festa. lo avevamo detto prima che ci fossero le candidature e lo abbiamo ribadito anche in occasione dell’approvazione dell’ultimo bilancio. Ciarcia se vuole candidarsi è libero di farlo, ma per quanto ci riguarda deve dimettersi dall’Alto Calore per senso di responsabilità e senso etico. Con quel ruolo lui rappresenta tutti i sindaci di qualsiasi colore, quindi sarebbe opportuno che facesse un passo indietro altrimenti saranno i sindaci a scegliere rispetto alla conferma di Ciarcia».

Il sindaco Festa questa mattina ha preso parte all’assemblea dell’Asi chiamata ad approvare il bilancio. Una presenza, la sua, che vuole testimoniare le attenzioni del Comune di Avellino sull’ente in attesa di rientrare in qualità di socio. «La zona Asi di Pianodardine, per più della metà del territorio, ricade nel perimetro della città di Avellino quindi, di fatto, abbiamo una zona dalla quale non possiamo essere esclusi nelle scelte strategiche», spiega Festa, ma prima di ufficializzare il rientro servirà il parere dei revisori dei conti del Comune sulla bontà economica dell’operazione. «Bisogna aspettare il loro giudizio rispetto alla volontà espressa dall’amministrazione – spiega Festa. Ci stiamo lavorando ed è importante che il Comune capoluogo sia sempre presente in questi appuntamenti». Con l’approvazione di questo bilancio da parte dell’Asi, la strada per il rientro potrebbe rivelarsi in discesa perché. Se i revisori dovessero appurare che i conti sono in ordine, potrebbero dare il via libera al ritorno nell’Asi. «Innanzitutto era fondamentale che fossimo presenti oggi, per far comprendere che seguiamo le vicende – sottolinea il sindaco. Ricordiamo che è in fase di redazione il piano regolatore dell’Asi e, devo dire, che il presidente Sirignano tiene sempre alla nostra presenza e al nostro giudizio. Alla luce di questo bilancio consuntivo faremo un passaggio con i revisori dei conti e con l’auspicio che possa arrivare anche da parte loro il via libera».



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