Estate di fuoco per il Consiglio: Tari, Imu, Rendiconto e beni comunali da vendere – IL CIRIACO

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Avellino – Sarà un’estate di fuoco per il Consiglio Comunale di Avellino, chiamato a riunirsi dal 29 luglio al primo agosto, così come ha stabilito oggi la conferenza dei capigruppo. Due sedute distinte, ma che riguarderanno le casse comunali, tra passato e futuro.

Il 29 e 30 luglio l’Assise si riunirà per parlare dei regolamenti Imu e Tari, oltre che del piano di alienazione dei beni. Argomenti propedeutici alla futura approvazione del bilancio di Previsione. L’ultimo riguarda la vasta proposta dell’assessore al Patrimonio, Stefano Luongo per la dismissione di un bel pezzo di proprietà dell’ente, alcune finite nel dimenticatoio da anni, altri con l’obiettivo di far cassa, e poi ci sono scelte politiche precise. Tra questi troviamo una parte di Palazzo di Città, pronto a finire sul mercato ad eccezione dell’ala che ospita l’Anagrafe. Il sindaco Festa ha più volte annunciato la volontà di far ritornare l’ente nella sua sede storica di Palazzo De Peruta, di conseguenza una parte dell’attuale Casa comunale diventa superflua e finirà sul mercato per rimpinguare le casse comunali. Stessa sorte per l’ex Asilo Patria e Lavoro, lasciato da anni al degrado e pronto ad essere messo all’asta per oltre 400 mila euro, escluso il parcheggio interrato. Sul mercato finiranno anche oltre 200 alloggi comunali, con l’elenco che è già stato stilato. In questo caso verranno venduti a prezzo calmierato secondo un tabellario fissato dalla Regione e potranno acquistarli solo gli attuali legittimi assegnatari.

Il 31 e primo agosto, invece, arriverà in Aula il Rendiconto 2019. Documento contabile che avrebbe dovuto ricevere l’approvazione entro la fine di giugno, ma l’emergenza Covid e i conseguenti atti prodotti a Roma hanno portato a un rallentamento dei lavori degli uffici comunali per la predisposizione di tutti gli atti necessari a redigere un bilancio consuntivo, facendo slittare di un mese la sua approvazione.

«I Consigli si svolgeranno ancora in forma mista, nonostante il costo importante – spiega il Presidente, Ugo Maggio. Successivamente valuteremo altre forme, ma fino al 31 luglio resta in vigore il Dpcm, probabilmente verrà prorogato, quindi dobbiamo attendere le decisioni da Roma».



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